"Incidente veramente inspiegabile"
Tragedia Mestre, “volevamo rifare il guardrail e il parapetto. Sembrava una ringhiera”. Sul bus anche un neonato, un 12enne e una ragazzina: “Nessun segno di frenata”
“Nel progetto da oltre 6 milioni di euro di rifacimento del cavalcavia erano compresi anche un nuovo guardrail e la modifica del parapetto”. Lo chiarisce l’assessore comunale ai trasporti Renato Boraso dopo che stamane Massimo Fiorese, l’ad di “La Linea” aveva parlato del fatto che il pullman elettrico, del peso di 13 tonnellate, dalle riprese video sembrava “appoggiarsi a guardrail che è quasi una ringhiera”.
Mestre, un video non mostra frenate del pullman
Nelle immagini delle telecamere sul luogo dell’incidente di Mestre, trasmesse dalla rete televisiva Antenna Tre, si vede il pullman guidato da Alberto Rizzo proseguire sul cavalcavia a velocità non sostenuta e, all’improvviso, precipitare: non si ha quindi la sensazione di una frenata, né di qualche intoppo. “E’ un incidente veramente inspiegabile”, hanno spiegato da ‘La Linea’, la società che gestisce per conto della Martini bus il collegamento tra Marghera e Venezia.

“Dai video il guardrail sembra una ringhiera, le immagini dei filmati che abbiamo visionato mostrano il pullman che si appoggia alla protezione che è quasi una ringhiera”. Così all’Ansa l’amministratore delegato de La Linea, Massimo Fiorese, sollevando dubbi sul guardrail a protezione del cavalcavia di Mestre che il pullman ha sfondato precipitando. La Linea è l’azienda di trasporto che svolgeva questo servizio dedicato ai turisti tra il camping di Marghera e Venezia.
Console Ucraina: “In contatto con parenti delle vittime”
”È con estremo sgomento che abbiamo appreso della tragedia avvenuta a Mestre”. Lo dichiara all’Adnkronos il console generale d’Ucraina a Milano, Andrii Kartysh, a proposito dell’incidente avvenuto ieri sera sul cavalcavia Rizzardi, in cui sono morte 21 persone e 15 sono rimaste ferite.
Tra i passeggeri del bus c’erano almeno otto ucraini: quattro di loro – tre donne e un uomo – hanno perso la vita; altrettanti, tra cui una bambina di 4 anni, sono rimasti feriti e si trovano ricoverati negli ospedali di Mestre, Treviso e Padova. ”Siamo partecipi del dolore dei familiari dei cittadini ucraini morti o feriti e pronti a fornire loro ogni aiuto”, dice Kartysh, facendo sapere che il consolato ha attivato la sua hotline di emergenza.
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