Probabilmente una tragica fatalità, ma la Procura di di Torre Annunziata guidata da Nunzio Fragliasso non vuole lasciare nulla al caso. Sulla morte di Vittoria, la bambina di 5 anni deceduta nel pomeriggio di sabato annegando nello specchio di mare antistante il lungomare Marconi, i magistrati hanno aperto un’inchiesta.

Vittoria era in spiaggia dal mattino, assieme alla madre Mine e alla sorellina di pochi mesi. Intorno alle due del pomeriggio i avvicina alla riva, la madre distante pochi metri: nessuno si accorge che in pochi secondi la bambina scompare, probabilmente travolta da un’onda che la fa finire in mare, trascinata poi dalla corrente.

L’allarme lo lancia la stessa mamma, che non riesce più a rintracciarla. Si mobilita l’intero stabilimento, vengono diffuse anche le foto della piccola Vittoria, il passaparola raggiunge anche un carabiniere fuori servizio che chiede l’intervento dei colleghi.

A quel punto intervengono i soccorritori ‘ufficiali’, carabinieri e capitaneria di porto: le ricerche dalla spiaggia si spostano in acqua. Intorno alle 16:30 Vittoria viene localizzata al largo, quasi 80 metri dalla costa, a testa in giù ed esanime.

Iniziano quindi i disperati tentativi di rianimazione, continuati poi dai medici dell’ospedale di Castellammare di Stabia dove viene trasferita. Sono però gli stessi sanitari, poco dopo, a essere costretti a comunicare alla madre Mina e al padre Bruno del decesso della bambina, che non si è mai ripresa.

Ora toccherà ai magistrati di Torre Annunziata chiarire cosa sia successo. I carabinieri delegati dell’indagine, scrive Il Mattino, hanno ascoltato i titolari del lido, la madre di Vittoria e anche alcuni bagnanti, vicini di ombrellone. La procura dovrà verificare se il bagnino di salvataggio fosse presente e se tutte le norme di sicurezza siano state rispettate. La salma della bambina resterà a disposizione della magistratura per l’autopsia.

Redazione

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