“Sono passati sei anni e non avete fatto nulla”, lamenta la voce al telefono di Oliver, in un messaggio che si fa portavoce di un dolore e di una richiesta di giustizia. Ma Oliver è morto nella tragedia della sparatoria al Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, che ha visto la perdita di altre sedici persone tra studenti e staff. Ritrova la voce oggi grazie all’Intelligenza Artificiale, in una campagna innovativa, The Shotline, per far rivivere le voci delle vittime di sparatorie, chiedendo riforme sul controllo delle armi direttamente ai legislatori di Washington DC.

Questo progetto, nato dalla collaborazione tra gruppi attivisti e l’agenzia MullenLowe, si avvale di tecnologie di deep-learning per “addestrare” le voci a partire da registrazioni audio fornite, volontariamente, dalle famiglie delle vittime: l’obiettivo è trasmettere messaggi diretti ai membri del Congresso, in un tentativo di infrangere l’inerzia che finora ha caratterizzato la risposta della politica americana alla piaga della violenza armata. Tra le voci riecheggiano quelle di Ethan Song, Uziyah Garcia e Akilah Dasilva, ciascuna portatrice di un messaggio chiaro: è il momento di agire, di approvare leggi che tutelino i più giovani dalle armi non sicure. La campagna si avvale di un sito web dove gli utenti possono selezionare il messaggio da inviare ai loro rappresentanti, creando un ponte tra il ricordo delle vittime e l’azione politica.

La scelta di utilizzare la voce di Joaquin Oliver come simbolo della campagna riflette la determinazione dei suoi genitori e delle organizzazioni March for Our Lives e Change the Ref di mantenere viva la memoria delle vittime e spingere per un cambiamento concreto nelle leggi sulle armi. La creazione delle voci, nonostante sia stata un’esperienza emotivamente intensa per le famiglie, mira a rendere impossibile per i legislatori ignorare le richieste di riforma. Le voci, generate attraverso la piattaforma AI ElevenLabs, trasformano script testuali in messaggi vocali, dimostrando un impiego dell’IA che va oltre l’innovazione tecnologica, toccando le corde dell’empatia e dell’impegno sociale.

Questo approccio solleva questioni etiche e normative, specie alla luce delle recenti restrizioni sulle robocall AI, ma The Shotline opera nel rispetto delle leggi vigenti, sottolineando come l’IA possa essere usata per fini nobili. La campagna The Shotline si pone così come un promemoria vivido del costo umano dell’inazione sulle leggi relative alle armi, utilizzando la tecnologia per dare voce a chi non può più parlare. Queste voci oltre la vita chiedono ascolto, giustizia e azione, in un appello che nessun legislatore dovrebbe poter ignorare.

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Professore a contratto (in Corporate Reputation, in CyberSecurity e in Data Driven Strategies) è Imprenditore, ha fondato The Fool, la società italiana leader di Customer Insight, co-fondato The Magician un Atelier di Advocacy e Gestione della Crisi, ed è Partner e co-fondatore dello Studio Legale 42 Law Firm. È Presidente di PermessoNegato APS, l'Associazione no-profit che si occupa del supporto alle vittime di Pornografia Non-Consensuale (Revenge Porn) e co-fondatore del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Digitali. È stato Future Leader IVLP del Dipartimento di Stato USA sotto Amministrazione Obama nel programma “Combating Cybercrime”, conferenziere, da anni presenta "Ciao Internet!" una seguita video-rubrica in cui parla degli Algoritmi e delle Regole che governano Rete, Macchine e Umani. Padrone di un bassotto che si chiama Bit, continua a non saper suonare il pianoforte, a essere ostinatamente Nerd e irresponsabilmente idealista.