Ha sconvolto l’intero villaggio di circa mille abitati l’arresto avvenuto nello scorso mese di marzo che vede come reo un bambino di soli 7 anni. E’ successo a Brasher Falls a New York dove il 23 marzo un bambino è stato accusato di stupro.

La scienza non supporta il perseguimento degli alunni di seconda elementare“, ha detto un avvocato al New York Times. Tuttavia, a New York, i bambini di 7 anni possono essere accusati di un crimine. Delle dinamiche del presunto stupro non si sa molto. I dettagli delle accuse e la disposizione del caso che poi ha portato all’arresto non sono stati resi pubblici in quanto il reo è minore. Ma a New York, l’arresto ha riacceso una discussione su come il sistema giudiziario si occupa dei cosiddetti reati minorili.

I giudici, gli esperti di giustizia minorile e gli avvocati che gestiscono i casi minorili credono fortemente che gli arresti traumatizzano i bambini. Anche se il sistema giudiziario non punisce mai i minorenni nello stesso modo degli adulti, arrestarli e accusarli del tutto li “fanno cadere nel limbo” del sistema legale e nel tentativo di “rieducarli” si ottiene il risultato opposto.

Quello che sappiamo ora è che la scienza non supporta il perseguimento degli alunni di seconda elementare“, ha detto Dawne Mitchell, che guida la pratica per i diritti dei minori della Legal Aid Society. Citando la scienza cognitiva che mostra che i bambini così piccoli mancano di una vera consapevolezza delle conseguenze delle loro azioni e che enfatizza il trauma psicologico dell’essere ammanettati e perseguiti, la signora Mitchell fa parte di un numero crescente di esperti in tutto il paese che esorta gli stati ad aumentare l’età minima dell’arresto.

Nel 2018, il Massachusetts ha aumentato la sua età minima per gli arresti da 7 a 12 anni. Anche California e Utah hanno fissato 12 anni come età minima. Recentemente, il Mississippi ha promulgato una legge che aumenta la sua età in cui i bambini possono essere affidati a strutture per minori da 10 a 12 anni. Nello stesso anno le Nazioni Unite hanno chiesto ai paesi di aumentare l’età minima per la responsabilità penale a 14 anni ma con il fatto che ci sono pochi casi penali che vedono come presunto reo un minorenne, c’è stato poco riscontro legislativo a seguito delle richieste delle Nazioni Unite.

Non è il solo bambino minorenne ad essere stato arrestato in America. all’inizio di quest’anno in North Carolina, un bambino di 6 anni è stato arrestato e portato in tribunale dopo aver raccolto un tulipano mentre aspettava alla fermata dell’autobus. Il caso è stato archiviato, ma ha suscitato scalpore. “Un bambino che crede in Babbo Natale, nel coniglietto pasquale e nella fatina dei denti dovrebbe prendere decisioni che cambiano la vita?” ha chiesto JH Corpening, il giudice capo della Corte distrettuale della contea di New Hanover, esprimendo la sua convinzione che bambini così piccoli non siano consapevoli delle conseguenze di un comportamento che potrebbe essere considerato criminale.

Secondo quanto è riportato nei documenti del Children’s Defense Fund-New York, in tutto lo Stato di New York nel 2019 delle centinaia di bambini di 12 anni e più giovani che sono stati arrestati, solo 121 casi sono stati sottoposti a procedimenti giudiziari tramite la famiglia.  per la famiglia,  l’ufficio di New York del gruppo di difesa delle politiche nazionali. Oltre il 90% dei minorenni arrestati sono neri o ispanici sebbene questi due gruppi costituiscono solo il 57% della popolazione infantile della città. Questi ultimi dati sono stati forniti da Legal Aid. Per quanto riguarda invece i minorenni bianchi, accusati dello stesso reato dei bambini dei due gruppi precedenti, invece di essere arrestati vengono mandati da terapisti o comunque non vengono allontanati dalla propria famiglia.

Molti di coloro che studiano la giustizia minorile affermano che i bambini “delinquenti” sono spesso vittime di abusi. Da bambino, la rabbia che Charles A. Rice era conseguenza degli abusi fisici e sessuali che, secondo quanto ha sempre sostenuto, diceva di aver subito a casa. Un pomeriggio Rice era a scuola e stava costruendo una scultura in filo metallico. All’epoca frequentava la quinta elementare a Syracuse a New York. Mentre preparava il lavoretto, aveva litigato con un suo compagno di classe. Nella lite è intervenuto il suo maestro e Rice irritato dall’intervento l’ha tagliato con un coltello X-acto. Così il bambino è stato arrestato. Ha trascorso otto mesi in un centro di detenzione minorile.

Oggi Charles, 31 enne e di colore è un difensore dei giovani a rischio e crede che se fosse stato bianco, invece di passare quasi un anno in detenzione, gli sarebbe stata proposta la terapia. “È stata la criminalizzazione della mia infanzia”, ​​ha detto. “Il mio comportamento era chiedere aiuto, non manette”. Debbie Freitas, un avvocato del Massachusetts nel 2018 ha portato un bambino di 8 anni davanti a un magistrato per aver portato un coltello da burro a scuola. L’avvocato ha raccontato che una volta arrivati in tribunale il bambino ha esclamato: “Oh, wow, vedremo il presidente?. Sono così piccoli che non capiscono le basi di quello che sta succedendo”.

Lo scorso novembre è diventato di dominio pubblico un video della polizia che ammanettava e spruzzava al peperoncino una bambina di 9 anni a Rochester nel retro di un’auto della polizia. L’episodio ha fatto ritornare l’attenzione sull’importanza di avere un nuovo disegno di legge per la Legislatura dello Stato di New York che aumenterebbe l’età minima alla quale un bambino può essere accusato di essere un delinquente davanti al tribunale, ad eccezione dei reati di omicidio, e optare la terapia piuttosto che le manette per i bambini più piccoli.

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Laureata in relazioni internazionali e politica globale al The American University of Rome nel 2018 con un master in Sistemi e tecnologie Elettroniche per la sicurezza la difesa e l'intelligence all'Università degli studi di roma "Tor Vergata". Appassionata di politica internazionale e tecnologia