Secondo morto nel Carcere di Carinola, in provincia di Caserta. Ieri, colpito dal Covid-19, è morto l’ispettore Giuseppe Matano che appena 3 giorni fa aveva compiuto 50 anni. A renderlo noto è Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria S.PP. “Scompare silenziosamente un altro Servitore dello Stato, lasciando la moglie e due figli. Sono due i poliziotti penitenziari morti nel giro di 10 giorni nel Carcere di Carinola e 9 dall’inizio della pandemia – spiega Di Giacomo – Siamo preoccupati per tre diversi ordini di motivi: l’ambiente carcerario è un ambiente chiuso per questo la probabilità di diffusione del virus è maggiore; nel corso della terza ondata ormai iniziata, le varianti sono molto più pericolose del virus allo stato precedente; le norme di prevenzione da sole non sono efficienti e che non bastano è ormai dimostrato, pertanto è necessario che tutti siano vaccinati immediatamente”.

All’appello di Di Giacomo si aggiunge quello de Garante Campano per i detenuti Samuele Ciambriello: “Chiedo alle autorità sanitarie campane, al provveditore dell’Amministrazione penitenziaria di avviare al più presto la vaccinazione nelle strutture chiuse del carcere, sia per agenti di polizia penitenziaria che per i detenuti che ne facciano richiesta, visto l’elevato stato di promiscuità e di rischio”. Matano è il quarto agente a morire per covid in Campania, così some sono quattro i detenuti morti per Covid e il medico sanitario di Secondigliano.

Ciambriello aggiunge: “In molte Regioni sono iniziate le vaccinazioni per agenti di polizia penitenziaria. Il Virus è entrato da mesi dietro le sbarre e la sua avanzata non pare arrestarsi. Comunico altresì che la magistratura di Sorveglianza ha prorogato, fino alla fine di Aprile, le licenze a casa per i semiliberi”.

Di Giacomo poi spiega che bisogna fare molta attenzione perché se le varianti dovessero entrare nel Carcere, contagiando anche la popolazione detenuta, sarebbe una ecatacombe. “Ci stringiamo intorno al dolore destato dalla scomparsa dell’ispettore Giuseppe Matano ed esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia”, ha detto. Anche il sindacato Osapp informa sul decesso e spiega che altri poliziotti penitenziari sono ricoverati nei reparti di rianimazione. L’organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria, per voce del segretario generale Leo Beneduce, spiega: “Nei giorni scorsi nell’istituto penitenziario di Carinola – prosegue il sindacalista – si era sviluppato un preoccupante focolaio di Covid19, che ha progressivamente coinvolto 10 appartenenti alla popolazione detenuta, per quanto si apprende, privi al momento di particolari sintomatologie e circa una trentina di appartenenti alla Polizia penitenziaria di cui 2 deceduti mentre un terzo risulta ricoverato in rianimazione, in imminente pericolo di vita”.

Beneduci dell’Osapp aggiunge: “Se la presenza dei necessari presidi di protezione individuale ha probabilmente contenuto l’ulteriore propagarsi dell’infezione, soprattutto nella popolazione detenuta e le consistenti assenze dal lavoro per quarantena del personale sono state progressivamente integrate dall’arrivo dall’esterno di ulteriori addetti del Corpo – indica ancora il leader sindacale – quanto accaduto a Carinola rende di drammatica attualità il problema, ad oggi non ancora affrontato debitamente, di una urgente vaccinazione di massa all’interno del sistema penitenziario, attese le attuali condizioni di convivenza e di lavoro in luoghi chiusi, pressochè privi di areazione e con tangibili segnali di vetustà quali quelli penitenziari”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.