La truffatrice si è pagata le spese legali cedendo i diritti sulla sua storia
Anna Sorokin esce dal carcere, il ritorno in grande stile della truffatrice che ha ispirato la serie tv Netflix
La sua storia è balzata all’attenzione mondiale per la fortunata serie TV Netfix “Inventing Anna” ispirata alla vita vera di Anna Sorokin. La serie tv finisce con la sua condanna a scontare la pena per svariate truffe. La sua vita nella realtà riparte dall’uscita dal carcere. La falsa ereditiera che ha truffato molti vip a New York fino a quando non è stata smascherata ha lasciato la prigione ma rimane sotto la supervisione delle autorità per l’immigrazione americane “mentre continua a battersi contro l’espulsione”, ha spiegato la portavoce della ragazza. Sorokin è stata condannata per aver rubato più di 200.000 dollari a banche e amici.
Dopo aver scontato più di 3 anni in carcere all’Orange County Correctional Facility nello Stato di New York, la 31enne ha ottenuto il permesso di lasciare la sua cella e vivere su cauzione agli arresti domiciliari mentre le autorità statunitensi stanno decidendo se potrà essere espulsa. Sembrerebbe che stia preparando il suo ritorno in grande stile. Secondo quanto riportato dal DailyMail, Sorokin avrebbe detto al suo nuovo “team di gestione” che la sua casa deve “preferibilmente essere a Manhattan” e dovrebbe avere almeno tre camere da letto. Una richiesta risuonata strana visto che il sistema giudiziario statunitense le ha concesso l’”aiuto per i poveri” perché risultava senza un soldo per pagarsi le spese legali.
Sorokin nel frattempo ha fatto tesoro almeno della sua storia. La serie tv è stata vista da milioni di persone in tutto il mondo. Come riporta il New York Times, Netflix ha pagato 320mila dollari ad Anna Sorokin per poter costruire una serie sua storia. Intervistata dal “Times”, la donna racconta di aver utilizzato parte della cifra riscossa per saldare alcuni dei suoi debiti. Parliamo di 198mila dollari. Quando al restante Anna sostiene di averli usati per coprire le spese legali a suo carico.
Intanto Anna Sorokin, nata il 23 gennaio 1991 a Domodedovo, una città satellite della classe operaia a sud di Mosca, si è davvero finta una ricca ereditiere tedesca e messo in atto una serie di truffe. In carcere non ha perso tempo per fare progetti e ha iniziato anche a dipingere affidando a Chris Martine, un mercante d’arte, le sue opere che saranno messe in vendita per un massimo di 18mila euro a pezzo. “È frustrante quando le persone la vedono ancora solo come un’artista della truffa, perché è più di questo”, ha detto Martine. E ancora: “Riconosce che alcune cose che ha fatto erano sbagliate, ma ora vuole continuare a perseguire la sua visione nel mondo dell’arte e della moda. Penso che se le dai sei mesi o al massimo un anno, dimostrerà che tutti gli hater si sbagliano”.
La serie Tv sembra aver dipinto bene il personaggio. Le indagini del Mail rivelano che Sorokin ha assunto il più alto pubblicista di “gestione della crisi” da 27 mila euro al mese che lavora anche per il magnate hollywoodiano caduto in disgrazia, Harvey Weinstein. Un membro del team legale di Weinstein, l’ex procuratore Duncan Levin, rappresenta infatti anche Sorokin che, facendosi chiamare Anna Delvey, ha finto di essere la figlia di un oligarca prima di frodare le sue vittime per 245 mila dollari. “Alcune persone, essendo state in prigione per così tanto tempo, sarebbero state castigate e avrebbero voluto mantenere un basso profilo, ma non è così che funziona la mente di Anna”, dice un altro che ha lavorato con lei: “Pensa di essere una superstar”. “Mi dispiace per come viene percepito il mio caso – ha raccontato recentemente al Times -. E mi dispiace aver fatto ricorso a queste azioni che la gente pensa io stia glorificando ora. Mi dispiace per le scelte che ho fatto. Sicuramente il mondo non sarebbe un posto migliore se le persone cercassero solo di essere più simili a me”, le sue parole.
Nonostante sia tornata in libertà, una dura pena le è stata inflitta: non può usare i social. Secondo alcuni media, Sorokin avrebbe continuato a postare sui social anche dal carcere tramite un Dj del New Jersey ottenendo un milione di follower su instagram. Secondo un altro ex socio: “È come una droga per lei. È totalmente dipendente dai social media che senza le manca l’ossigeno”.
Socialite scammer Anna Sorokin wins release from jail, banned from all social media https://t.co/PtV27sYu8O pic.twitter.com/dem8wqb8Ll
— New York Post (@nypost) October 5, 2022
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