Lo scivolone sugli stereotipi
App Immuni nella bufera per immagine sessista: lei col bimbo, lui al pc, poi arriva il dietrofront
Dopo le polemiche per il grande ritardo nella pubblicazione nei vari store digitali di Apple e Google, l’app Immuni, che permetterà di risalire ai contatti che possono aver esposto una persona al rischio di contagio e che è stata scaricata già da oltre mezzo milione di italiani, torna al centro della bufera.
Il problema non è tecnologico ma comunicativo. Come segnalato dall’ex deputata del Partito Democratico Anna Paola Concia, tra le immagini che promuovono l’app scelta dal Governo Conte per tentare di mettere un freno ai contagi ce n’è una dal chiaro rimando sessista.
Una delle immagini ritrae un uomo al computer intento a lavorare, mentre accanto c’è una donna con in braccio un bambino: una scena particolarmente stereotipata che ha spinto la Concia a chiedere alle ministre Elena Bonetti e Paola Pisano di cambiare l’immagine “fuori dal tempo e dalla storia”.
Ministra @elenabonetti la prego gentilmente di parlare con la Ministra @PaolaPisano_Min perchè questa immagine fuori dal tempo e dalla storia deve essere cambiata. Ho scritto #deve, si, perché lo dovete alle donne italiane che non meritano tutto questo. Grazie. #ImmuniApp pic.twitter.com/fJl5ihfUhO
— anna paola concia (@annapaolaconcia) June 3, 2020
Al tweet dell’ex deputata Dem, da sempre impegnata a favore dei diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, ha risposto la ministra delle Pari Opportunità, che ha confermato di aver parlato con la collega di governo, titolare del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione: “Mi ha subito rassicurato sul fatto che si sta lavorando ad una modifica, che sarà rilasciata entro breve”, scrive la Bonetti.
Prontamente la Ministra @elenabonetti mi ha risposto. Speriamo bene e grazie #ImmuniApp https://t.co/Ea6PExlCQI
— anna paola concia (@annapaolaconcia) June 3, 2020
Sul caso sono arrivati gli interventi anche del vicesegretario del Partito Democratico, Andrea Orlando: “Come è possibile che l’immagine della donna nel 2020 sia ancora legata, anche all’interno delle istituzioni, agli stereotipi più logori e abusati?”. Sulla vicenda si è espresso anche l’ex premier Enrico Letta, che se la prende anche con chi ha tentato di giustificare l’immagine dell’app: “Sulla immuniApp peggio dell’immagine stereotipata (donna col bambino e uomo al lavoro) ci sono i commenti. Tanti, troppi, che la giustificano e si scandalizzano per lo scandalo”.
Sulla #immuniApp peggio dell’immagine stereotipata (donna col bambino e uomo al lavoro) ci sono i commenti. Tanti, troppi, che la giustificano e si scandalizzano per lo scandalo. 😧 pic.twitter.com/lAb6xRM1Ur
— Enrico Letta (@EnricoLetta) June 3, 2020
L’IMMAGINE CAMBIATA – DOPO LA BUFERA – A seguito delle polemiche scoppiate grazie alla segnalazione della Concia, dall’app Immuni è scomparsa l’immagine incriminata, sostituita da una nuova versione. Sul sito dell’applicazione è infatti comparsa una foto a ruoli invertiti, con l’uomo che si occupa del bambino e la donna che opera davanti al pc.
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