Colpito in testa da un mattone e deceduto sul colpo.Raffaele Marinella, il secondo autista del pullman dei tifosi al seguito della squadra di basket di Pistoia, Serie A2 di pallacanestro, è morto nella sera di domenica 19 ottobre lungo la superstrada RietiTerni colpito da una sassaiola in un violento scontro con i sostenitori della Sebastiani Basket di Rieti, che hanno preso d’assalto il mezzo che stava lasciando la città dopo la fine della partita, terminata con la vittoria di Pistoia in un contesto tutt’altro che pacifico: già durante la gara infatti, c’erano stati diversi momenti di tensione, soprattutto tra secondo e terzo quarto quando disordini sugli spalti avevano obbligato polizia e carabinieri ad intervenire.

Autista del pullman dei tifosi del Pistoia muore colpito da un mattone

Subito dopo la fine dell’incontro il pullman era stato scortato dalle forze dell’ordine fino all’ingresso dell’autostrada, e poi lasciato proseguire in solitudine. Di lì a poco, in circostanze ancora da chiarire, si sarebbe consumata la tragedia. Stando ad una prima ricostruzione, documentata da alcune immagini che circolano sui social, un mattone avrebbe sfondato il parabrezza in corrispondenza del posto dell’uomo il secondo autista del pullman, di supporto al conducente. L’agguato da parte dei tifosi casalinghi sarebbe avvenuto nei pressi di uno svincolo, a Contigliano, dove ha preso il via la sassaiola, alle ore 20:50 circa. Dopo i primi colpi, l’autista ha avuto la prontezza di fermare il mezzo. Sul posto, oltre il 118, sono intervenute diverse pattuglie di Polizia e Carabinieri che stanno ricercando gli autori dell’assalto, ascoltando i racconti dei tifosi ospiti.

Chi era Raffaele Marinella l’autista morto

La vittima si chiama Raffaele Marinella e aveva 65 anni, sarebbe andato in pensiona tra pochi mesi. Residente a Firenze, era originario di Roma, lavorava per la Jimmy Travel, in passato anche per Flixbus. Lascia una figlia. “Lo hanno centrato in pieno, il viso era aperto e pieno di sangue”, raccontano dei testimoni a Repubblica. Sul suo assassino – che resta per il momento ignoto – ora pende l’accusa di omicidio doloso.

Il cordoglio della Sebastiani Basket di Rieti

Un atto “gravissimo e inqualificabile”, è quanto commenta la Sebastiani Basket di Rieti: “Siamo sgomenti e ci dissociamo completamente da quanto accaduto, esprimendo il più sincero cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia dell’autista tragicamente scomparso. Si tratta di un un fatto gravissimo sul quale gli inquirenti, dei quali abbiamo piena fiducia, faranno luce. Ci troviamo a parlare di fatti che nulla hanno a che vedere con lo sport, e totalmente distanti dai valori che ogni giorno, come club, cerchiamo di portare avanti”.

Redazione

Autore