Non usa mezzi termini, Stefano Bandecchi. Il sindaco di Terni e leader di Alternativa Popolare ce ne ha per tutti e in una recente intervista su Repubblica si scaglia soprattutto contro il generale Roberto Vannacci e contro Matteo Renzi, ma giudica negativamente anche Giorgia Meloni per poi paragonarsi ad Adriano Olivetti.

Bandecchi contro Vannacci

Nella lunga intervista Bandecchi ferma subito qualsiasi tipo di accostamento con l’altra figura politicamente scorretta, il generale Vannacci. “Non mi potete confondere con Vannacci. È un generale, uno che non fa niente. È un fascista”, dice l’ex presidente della Ternana. “Vannacci ha venduto tante copie del suo libretto scrivendo il peggio di quello che esprime oggi una destra bieca, rincoglionita e retrograda. Vannacci non capisce una mazza della vita ed è pericoloso. Non ha mai vissuto in una caserma. Le caserme sono piene di omosessuali” ha aggiunto Bandecchi.

Bandecchi contro Renzi: infiltrato dell’Arabia

Poi l’affondo contro l’ex premier Matteo Renzi. “Quando sento dire che Renzi è un politico affermato mi chiedo: per essere un politico affermato bisogna fallire? Renzi è passato dal 40% al 2,6. Uno valido resta in vetta”. Alla domanda ‘cosa pensa di Renzi‘, Bandecchi si spinge oltre e attacca direttamente il leader di Italia Viva: “Renzi è un opportunista del cazzo“. “Ho terrore di Renzi. È un consulente dell’Arabia Saudita, si è candidato in Europa solo perché l’Arabia Saudita ha bisogno di un infiltrato in Europa”.

Bandecchi e il rispetto delle istituzioni

Per il controverso sindaco di Terni, “la politica è il posto dove c’è la gente che non vale un cazzo”. Bandecchi dice di essere onorato “di far parte di un gruppo di massoni” e che per corromperlo “bisogna partire da 50 milioni di euro”. Sul presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Ammiravo di più Piersanti, il fratello del nostro Capo dello Stato, quello morto. Era molto più incisivo”.

Non si tiene durante l’intervista, anzi rincara la dose: “Se l’Italia deve avere un duce, allora quel duce voglio essere io”. Poi ribadisce: “Sono antifascista, sono un capitalista sociale. Potrei paragonarmi ad Adriano Olivetti”. Stiamo lì.

Redazione

Autore