La premier apre la strada
Elezioni Europee, tutti i nomi, soprannomi e nomignoli dei candidati: sembra una chat per organizzare una pizza tra ex compagni di scuola
Di Giorgia ce ne è una, ma poi vengono tutti gli altri: Fra, Giusy, Mapy, Su, Lella…
In principio fu Giorgia. La presidente del consiglio dei Ministri, nella campagna per le Europee 2024, dal palco della convention di Fratelli d’Italia ha scandito: «La maggior parte di cittadini che si rivolge a me continua a chiamarmi semplicemente Giorgia, è una cosa che mi rende fiera, sarò sempre una persona a cui dare del tu. Alle urne scrivete il mio nome, ma il mio nome di battesimo. Giorgia».
Così quel nome è passato immediatamente dall’essere uno slogan a un vero e proprio brand. La formula è piaciuta, inutile negarlo. Tanto che ad accodarsi sono stati in molti, compreso il tanto corteggiato militare Roberto Vannacci che, capolista solo al Centro e al Sud in forza Lega, aveva detto non gli sarebbe dispiaciuto strategicamente registrarsi anche come Il Generale anche se poi ha cambiato idea. Si sa, in tempo di guerra…
Ultima lista ad essere presentata alla corte d’appello di Milano, preceduta da tutti i partiti principali (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Pd, Movimento 5 stelle, la lista di Carlo Calenda ‘Siamo europei’, gli Stati Uniti d’Europa di Renzi e Bonino, Alleanza Verdi e Sinistra. La lista di Michele Santoro, Pace, Terra e Dignità, Marco Rizzo con Democrazia sovrana e popolare, Forza Nuova, Animalisti con Italexit, Alternativa popolare di Stefano Bandecchi, i Pirati, la lista Libertà di Cateno De Luca, Italia dei diritti, Rassemblement Valdotain, Pensioni&Lavoro-Risveglio europeo) è stata Parlamentare indipendente di Lamberto Roberti, che è arrivato senza firme e anche senza candidati tranne sé stesso.
Tra i big che non si candidano per l’europarlamento spiccano i nomi del presidente dei 5 stelle Giuseppe Conte e del segretario del Carroccio Matteo Salvini. Come hanno deciso per il no, i leader di Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.
A scadenza del termine ultimo per la presentazione delle liste elettorali per correre alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno è partita la verifica degli uffici per stabilire quali saranno ammesse alla competizione elettorale. Fatte le doverose premesse analizziamo chi ha invece deciso di presentarsi anche con il proprio soprannome, o registrando variazioni sul proprio nome e cognome, per evitare che errori di ortografia possano invalidare il voto.
Così una foto divenuta virale scattata dall’europarlamentare e capo delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, mostra chi ha usato questo stratagemma, nella circoscrizione meridionale, per essere sicuro che nessuna preferenza vada persa.
Fulvio Martusciello si presenta anche solamente come “Fulvio”; “Lucia Vuolo detta Volo detta Vulo”; c’è anche l’inconfondibile Sonia detta Palmieri (all’anagrafe Sonia Palmeri), che fa il paio con Giuseppina Princi detta “Giusi”; non manca l’ex candidata come consigliera regionale in Campania nel 2015, prima dei non eletti, che inserisce l’abbreviazione del suo nome: “Francesca Salatiello detta Fra”.
Per gli amici (elettori) s’intende. Imperdibile Edmondo Tamajo detto Tamaio detto Di Maio detto Edy detto Edi detto Eddy. Impossibile sbagliare. Nient’altro che un escamotage per “dare all’elettore la scelta se mettere il nome per esteso oppure semplificarlo quando è chiarito in fase di presentazione di candidatura come è sostituibile il nome” ha detto Salvini, come “accade in tutte le elezioni. È una possibilità che la norma dà proprio per semplificare il concetto”.
Per qualcuno però sono stati sottovalutati i rischi. E quel qualcuno è il costituzionalista Gaetano Azzariti che in un’intervista a Repubblica ha sollevato una semplice obiezione: «E se c’è un’altra Giorgia (candidata con FdI, ndr) cosa fanno, la eliminano? Vietate tutte le Giorgia dentro il partito? Già questa è una discriminazione e una lesione di un diritto fondamentale. Siamo di fronte a un’evidente forzatura della legge elettorale che parla chiaro, solo il cognome, nome e cognome, se due cognomi anche uno solo dei due, e se c’è confusione tra omonimi ecco la data di nascita. Ormai gli esponenti di questo governo si ritengono legibus soluti, come dimostra il voto annullato e ripetuto sull’autonomia».
Sono cinque le circoscrizioni in cui è divisa l’Italia nel voto europeo e, come annunciato, a guidare le liste di Fratelli d’Italia c’è la premier Giorgia Meloni che batte Carlo Calenda per un particolare: la premier sarà capolista in tutte le circoscrizioni. Il leader di Azione ha infatti ceduto la testa di lista all’ex ministra Elena Bonetti nel nordovest. Di tutti gli altri partiti gli unici a scampare dalle formule ‘detto anche’/’conosciuto come’ sono solo Lega, M5s e Pd.
Nella circoscrizione Italia Centrale spiccano i nomi di Francesco Carducci Artenisio detto Carducci e Civita Di Russo detta Civita per FdI; Rossella Chiusaroli detta Ros, Maria Chiara Fazio detta Chiara Fazio e Tiziana Pepe Esposito detta Pepe per FI; Luciano Conte detto Lucio per Avs; Alessio D’Amato detto “Damato” per Azione e Giovanni Domenico Caiazza detto Giandomenico Caiazza con Gerardo Stefanelli detto Stefano per Stati Uniti d’Europa.
Per la circoscrizione Italia Nord Orientale si legge Stefano Cavedagna detto Cavedania e Piergiacomo Sibiano detto PigaI per FdI; Antonio Cenini detto Cenno per FI; Domenico Lucano detto Mimmo e Jessica Todaro detta Jessica Todaro Bellinati per Avs; Paul Köllensperger detto “Paul” per Azione e Muharem Saljihu detto Marco con Kateryna Shmorhav detta Katya per Stati Uniti d’Europa.
Tra i nomi della circoscrizione Italia Nord Occidentale troviamo Letizia Maria Brichetto Arnaboldi detta Letizia Moratti e Laura D’incalci detta Dincalci per FI; Domenico Lucano detto Mimmo, Suad Omar Sheikh Esahaq detta Su e Jessica Todaro detta Jessica Todaro Bellinati per Avs; Mariapia Abbracchio detta “Mapy”, Alessandro Tommasi detto “Sandro”, Caterina Avanza detta “Caterina” detta “Cate”, Cuno Jakob Tarfusser detto “Cuno” per Azione e Raffaella Paita detta Lella, Paolo Giovanni Micheli detto Paolo Micheli e Alessandro Cecchi Paone detto Cecchi detto Pavone per Stati Uniti d’Europa.
Nelle liste della Circoscrizione Sud Fdi aggiunge Nicola D’Ambrosio detto Dambrosio, FI ben cinque nomi: Fulvio Martusciello Detto Fulvio, Lucia Vuolo detta Volo detta Vulo, Giuseppina Princi detta Giusi, Sonia Palmeri detta Sonia detta Palmieri, Francesca Salatiello detta Fra; in Avs c’è Domenico Lucano detto Mimmo e per Stati Uniti d’Europa altri sei nomi: Vincenzo Maraio detto Enzo, Alessandrina Lonardo Mastella detta Sandra Mastella, Adriano Pasculli De Angelis detto Pasculli, Giuseppe Varacalli detto Pino, Eleonora Stomeo detta Claudia, Annunziata Paese detta Nunzia.
Ultima, non per importanza, la circoscrizione Isole dove si segnalano Salvatore Deidda detto Sasso, Massimiliano Giammusso detto Massi detto Musso, Giuseppa Savarino detta Giusi per FdI; Margherita La Rocca Ruvolo detta Rita, Edmondo Tamajo detto Tamaio detto Di Maio detto Edy detto Edi detto Eddy (nota di merito con ben cinque ‘detto’) per FI; Domenico Lucano detto Mimmo e Giuliana Fiertler detta Firtler, detta Fitler per Avs e Gianni Palazzolo detto “Giangiacomo” per Azione.
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