Ignazio La Russa si prende il palco di Pescara. Questa mattina, il presidente del Senato è intervenuto alla kermesse di Fratelli d’Italia, la conferenza programmatica del partito, parlando dei principali casi di attualità politica. Poco prima della salita sul palco della leader Giorgia Meloni.

La Russa, solidarietà di Mattarella

La Russa ha confermato di aver ricevuto una telefonata dal Quirinale, nella quale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha espresso solidarietà dopo il caso della foto postata a testa in giù dal regista Michele Riondino. Intervistato da Bianca Berlinguer, il presidente del Senato ha reso noto il colloquio con il capo dello Stato: “Ho detto, ‘Presidente, non sono questi i problemi ma grazie del tuo meraviglioso pensiero, della tua solidarietà'”.

La Russa e Berlinguer, gli applausi di FdI

Prima di iniziare l’intervista, La Russa ha ringraziato Bianca Berlinguer per aver accettato “l’invito a venire qui, nella tana del lupo, ma si chiama Berlinguer il coraggio ce l’ha dalla nascita”. Tra i due c’è stato un botta e risposta sulla figura dell’ex leader del Partito Comunista italiano, padre della giornalista. “Qui parlo solo io, Bianca Berlinguer, e non tiriamolo in ballo, parliamo di quello che mio padre ha fatto ma non di quello che avrebbe detto oggi” ha detto la conduttrice. La risposta di La Russa è stata: “I cognomi non si cancellano, qualcuno vorrebbe che non esistesse la tradizione familiare, che la famiglia non contasse, ma per noi conta e in te noi onoriamo anche la figura di tuo padre”. “Essere la figlia di Enrico Berlinguer la considero una fortuna, un dono che la vita mi ha concesso e che purtroppo è terminato troppo presto, perché papà è morto a 62 anni appena compiuti, quando ne avevo 24, mia sorella 22, mio fratello 21 e la mia ultima sorella 13. La nostra vita per la maggior parte è trascorsa senza papà” ha detto la giornalista.

A quel punto la platea ha applaudito, La Russa si è alzato in piedi e tutto il pubblico ha offerto una standing ovation. “Questo applauso e questa standing ovation cui mi unisco è la coerente continuazione dell’omaggio che il capo della destra rese a Enrico Berlinguer nel giorno della sua scomparsa”, ha detto La Russa, riferendosi alla presenza di Giorgio Almirante ai funerali del comunista.

La Russa e il busto di Mussolini in casa, lo sbaglio su via Rasella

Il presidente del Senato ha poi parlato del busto di Mussolini che ha avuto in casa per tanto tempo: “Non mi pento di aver tenuto in casa un’eredità di mio padre. Un busto di Mussolini. Ce lo ha mia sorella ora. Poi a a casa ho Stalin, De Gasperi, non ho da pentirmi per averlo tenuto in casa…Che dovevo fare? Cestinare un regalo di mio padre? L’ho dato a mia sorella”.

Poi per La Russa è tempo di pentimenti: “Se ce n’è una che mi sono rimproverato, è la dichiarazione di via Rasella. Ho parlato di una banda militare, non era vero. Anche se in molti libri di storia c’era questo errore. Mi dovevo documentare meglio, ho chiesto scusa per questo errore. Su questo, ho da pentirmi”, ha aggiunto.

La Russa antifascista

Visti i postumi del 25 aprile, La Russa è chiaro: “Mi sono stufato di dover ripetere le stesso cose, l’hanno scorso fui invitato da Vespa, e mi fece una domanda. Ho portato una copia del discorso, e ho fatto delle copie per i giornalisti“. “Se si intende un ‘no’ deciso alla dittatura e un no deciso al nostalgismo, certamente mi potete definire antifascista” ribadisce il FdI. Ma “l’antifascismo militante degli anni ’70 è un’altra cosa…” ricorda La Russa, citando le riposte date un anno fa. “Lo devo dire tutti i giorni?”. “A chi farà questa domanda leggerò questa risposta. Se si acconteranno bene, se no.. si grattino” ha concluso.

La Russa su Vannacci: ha sbagliato

Il presidente del Senato è intervenuto anche sul caso del generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega da Matteo Salvini, dopo le sue parole sulle classi separate dei disabili. “Buon per lui che non ha un bambino portatore di handicap, altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza. Gli auguro di non avere figli, nipoti, parenti portatore di handicap” risponde La Russa. “Ho già detto che non condivido le sue dichiarazioni, ma tra questo e criminalizzarlo c’è una differenza. Nè osannarlo nè demonizzarlo. Uno deve dire: ‘caro Vannacci, alcune cose che dici non mi piacciono’. E una che proprio non mi piace è questa: come fa un militare a contestare il proprio ministro della Difesa? Non appartiene alla logica dei militari. Per me questo è più grave di tutto il resto”.

Redazione

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