Secondo il Garante Nazionale dei detenuti Mauro Palma la pandemia da coronavirus ha sottratto la “vitalità” alla permanenza in carcere dei ristretti. “Le restrizioni per il Covid hanno azzerato le attività dei volontari, i lavori teatrali fino all’incontro con i parenti. Questa è la vitalità che si è persa”, ha dichiarato il Garante in un’intervista a RaiNews24. A crescere inoltre i suicidi e gli atti di autolesionismo. “La politica – ha detto Palma – deve ripensare il carcere attraverso la sicurezza”.

I suicidi dall’inizio del 2022 sono stati dieci, quattro i decessi per cause da accertare. “Il suicidio di ieri è quello di una ragazza di 29 anni che si è impiccata poche ore dopo l’ingresso nel carcere di Messina”. Ancora da chiarire la dinamica che ha portato alla morte di un giovane tunisino di 33 anni, nella casa circondariale di San Quirico a Monza, che avrebbe inalato il gas della bomboletta di un fornelletto da campeggio. Sulla tragedia è stata aperta un’inchiesta e chiesta l’autopsia. Gli atti di autolesionismo registrati, assicura Palma, sono invece già un centinaio.

Costante invece l’emergenza del sovraffollamento: “In Italia i posti regolari nelle carceri sono 48mila rispetto ad una popolazione di circa 53mila persone. In tempo di Covid è una situazione che permette strette misure di manovra. È difficile garantire la regola di un detenuto in 9 metri quadrati o di 2 in 15 metri”. Alle condizioni dei detenuti nelle carceri italiane ha dedicato un passaggio anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di giuramento.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.