Nella società contemporanea vedere un film al cinema vuol dire vedere il film nel suo luogo proprio, senza distrazioni, interruzioni e pause. L’importanza della visione condivisa in una sala cinematografica rende l’esperienza filmica unica. Abbiamo approfondito il tema con Carlo Stella, giovane produttore napoletano di Mad Entertainment.

La prima proiezione cinematografica a Napoli c’è stata nel marzo del 1896. Da allora è cambiato tutto, eppure l’importanza del cinema resta. Cosa rappresentano le sale cinematografiche?
«L’importanza della sala cinematografica resta perché il cinema è un’arte collettiva, e solo una visione collettiva e immersiva può far apprezzare appieno ogni aspetto di un film. La fotografia, il suono, la storia solo “tuffandosi” nel buio di una sala risalteranno così come gli autori del progetto hanno immaginato di mostrarlo al pubblico».

Il cinema inteso come spazio di condivisione. È questo il cuore pulsante del nuovo luogo che ha aperto nel centro storico di Napoli: Casacinema. Ci racconta di più di questa nuova apertura?
«Siamo molto felici dell’apertura di Casacinema Napoli: tre piccole sale nel centro di Napoli, all’interno dello storico palazzo Girasole, che ospiteranno proiezioni in lingua originale, film cult, d’animazione e d’essai, documentari, cortometraggi, mostre e presentazioni. Un luogo sorto con l’idea di diventare un centro di cultura e di confronto in cui è possibile sorseggiare un drink tra locandine di vecchi film, flipper e tanti oggetti particolari. L’intento è creare un punto di incontro e di favorire forme di aggregazione e comunità. Un luogo necessario per la città».

Negli ultimi anni il Covid, lo streaming e la chiusura di molte sale hanno portato le persone ad allontanarsi dal cinema. Ora stiamo assistendo a un’inversione di rotta?
«Il cinema negli ultimi anni non ha vissuto un periodo florido, ma attualmente la filiera dell’audiovisivo per incassi e presenze è in un trend abbastanza positivo. Molto interessante è, infatti, l’ultimo report ANICA con i dati relativi all’anno scorso, in cui si è registrato al box office italiano un incasso di 493.9 milioni di euro per un numero di presenze in sala pari a 69.7 milioni di biglietti venduti. Ma soprattutto l’elemento di maggiore interesse riguarda l’aspetto socio-demografico: sono le nuove generazioni ad avvicinarsi al cinema; il 2024 ha registrato per la fascia dai 3 ai 14 anni un aumento in sala del 31% rispetto al 2023, mentre per la fascia tra i 15 e i 24 anni un aumento del 13%».

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Laureata in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi in Linguistica generale, dal 2021 collabora con la Fondazione Ottimisti&Razionali, in qualità di Flow Strategist, occupandosi anche di organizzazione di eventi, ufficio stampa e scrittura di articoli su energia, digitale, comunicazione. Nel 2023 ha svolto attività di ufficio stampa e segreteria per un candidato presidente alle elezioni regionali in Lazio. Attualmente è Public Affairs & Communication Consultant per Reframe e redattrice de il Riformista.