La vicepresidente dell’Argentina Cristina Fernández de Kirchner stava tornando a casa da un tribunale dove in questi giorni è in corso un processo in cui è imputata per corruzione. Quando si è avvicinata ai suoi sostenitori, nel quartiere della Recoleta di Buenos Aires, capitale dell’Argentina, per salutarli e firmare le copie di una suo libro, un uomo ha provato a spararle. Non è chiaro se il 35enne Fernando Andrés Sabag Montiel, brasiliano residente in Argentina, non sia riuscito a premere il grilletto o se l’arma si sia inceppata. La scena però è stata ripresa in diretta e ha fatto il giro del mondo.

L’uomo è stato arrestato. Ancora sconosciuti i motivi del gesto. Il Presidente argentino Alberto Fernández ha detto in diretta televisiva che “Cristina è ancora viva perché – per qualche ragione che non possiamo confermare tecnicamente in questo momento – l’arma, che aveva cinque proiettili, non ha sparato anche se è stato premuto il grilletto”. La giornata di venerdì 2 settembre è stata dichiarata di festa nazionale per dare alla popolazione il tempo di “esprimersi in difesa della vita, della democrazia e in solidarietà con la nostra vicepresidente”. L’Argentina è sconvolta: Cristina Kirchner è tra le personalità più influenti della politica degli ultimi decenni del Paese e dell’America latina, presidente per due volte, nessuna donna influente come lei in politica con l’eccezione di Evita Peron.

Cristina Elisabet Fernández de Kirchner è nata il 19 febbraio 1953 nella città di La Plata, in provincia di Buenos Aire. È stata la prima leader a essere eletta e a ricoprire tutte le posizioni della gerarchia nazionale. È stata first lady e Presidente, eletta due volte, nel 1007 e nel 2011 alla Casa Rosada. Dal 2019, quando il voto ha premiato Alberto Fernandez è vicepresidente.

Prima, molto prima, però aveva studiato diritto all’università di La Plata e, come membro del Partito Giustizialista (Peronista), ha rappresentato due volte la provincia di Santa Cruz al Senato e ha servito alla Camera dei deputati. Ha vinto le elezioni senatoriali nel 2005 per la provincia di Buenos Aires e ha ricoperto la carica di vicepresidente della commissione per l’Educazione.

Quando il marito Néster Carlos Kirchner, ex presidente, decise di non ricandidarsi alla rielezione del 2007, si candidò lei. E divenne la prima donna presidente dell’Argentina. Al voto del 2011 vene confermata con il 54% delle preferenze. Alle consultazioni presidenziali del 2015 non era ricandidabile, come previsto dalla Costituzione. In quel caso appoggiò il peronista Scioli che al ballottaggio venne sconfitto nettamente dal conservatore Mauricio Macri, leader di Cambiemos.

Da presidente attuò delle politiche di riforma protezionista che le procurano critiche dai settori legati al mondo agricolo. Per esempio aumentò le tasse sull’esportazione dei cereali nel tentativo di controllare i prezzi. Provvedimento revocato dopo l’ondata di scioperi. In politica estera sotto il suo governo l’Argentina ha rinnovato positivamente il rapporto di collaborazione con il FMI. È stata lei, nel 2010, a firmare la legge che nel 2010 ha resto l’Argentina il primo Paese dell’America Latina a consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Il secondo mandato venne segnato dall’aumento dell’inflazione e dalle controversie legali con i creditori sulla ristrutturazione del debito. Dal 2017 è leader della coalizione Unidad Ciudadana e alle elezioni ottiene un seggio al Senato. La sua figura potente e divisiva le ha attirato spesso critiche, insulti anche di stampo misogino e machista durante la sua attività. Oggi è imputata in un processo per corruzione: per i detrattori è colpevole di aver favorito l’impresa edile di uno stretto alleato per gli appalti stradali durante i suoi due mandati e nella provincia di Santa Cruz. Il pm Diego Luciani ha chiesto per lei, la scorsa settimana, una condanna a dodici anni. La richiesta ha scatenato proteste. Kirchner ha definito le accuse motivate politicamente. Ha definito il processo “un plotone di esecuzione giudiziario mediatico”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.