È la prima sindaca della storia di Perugia, Vittoria Ferdinandi, 37 anni: ha avuto la meglio al secondo turno sulla candidata del centrodestra Margherita Scoccia con il 52.13% delle preferenze. Psicologa, ma conosciuta in città per la sua attività di successo: un ristorante dove lavorano dipendenti con problemi psichici. “Numero Zero”, è stato definito come il primo «ristorante inclusivo» dell’Umbria. Un lavoro che le è valso nel 2021 l’onorificenza del Quirinale di Cavaliere al merito.

La rimonta e il campo largo

È riuscita a rimontare nei sondaggi grazie ad una campagna elettorale senza sosta in tutta la città, senza troppi aiuti dal PD ma con l’abilità di ricucire un campo largo vastissimo: Movimento 5 Stelle, Azione e Rifondazioni: doti da comunicative e mediatrice notevoli, che hanno coinvolto anche cattolici, +Europa e AVS. Mica male come risultato per il debutto assoluto in politica per la sua “Alleanza per la Vittoria”. Ha parlato di “politica dal basso”, di un metodo costruito da “contenuti” e riformista.

Il discorso a Perugia

Ha saputo parlare di Perugia come “una città straordinaria”, da riportare “al centro delle grandi storie di innovazione: la Perugia delle scale mobili, di Umbria Jazz, della Città della Domenica, della sanità pubblica d’eccellenza, la Perugia che per prima in Italia chiuse i manicomi”. “Abbiamo compiuto un altro miracolo ma non ho mai avuto dubbi perché conosco e sento profondamente l’anima di questa città – ha dichiarato nel suo discorso di vittoria -. Sapevo che Perugia non avrebbe ceduto all’arroganza del potere, all’odio e alla rabbia ma avrebbe scelto chi per quattro mesi ha rimesso i cittadini al centro di una politica fatta di speranza”.

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