Da giorni non si hanno più notizie del fondatore e CEO del sito di streaming di giochi DouYu, uno dei più grandi portali per i video-game on-line in Cina. Chen Shaojie, 39 anni – secondo il Financial Times, che cita fonti vicine all’uomo – sarebbe stato portato via dalle autorità nazionali, diventando solo l’ultimo caso di un imprenditore tecnologico a trovarsi in difficoltà nel paese.

Una delle fonti ha dichiarato che erano in corso investigazioni dopo il ritrovamento di materiale pornografico e gioco d’azzardo (entrambi illegali in Cina) presenti sulla piattaforma di DouYu. Il sito – quotato in Borsa – è il più grande del suo genere nel Paese con centinaia di milioni di utenti attivi.

Chen Shaojie sarebbe stato portato via dal dipartimento di sicurezza pubblica per un’indagine legata ai contenuti sulla piattaforma, poi, dal mese di ottobre non sono state rilasciate dichiarazioni pubbliche. DouYu ha rifiutato di commentare la posizione del suo CEO e ha confermo ad alcuni media di non avere più contatti con lui.

La scomparsa del dirigente macchia ulteriormente la reputazione del governo cinese, già da tempo impegnato nel tentativo di rassicurare gli imprenditori, restituire fiducia nelle imprese del settore tecnologico (spesso oggetto delle imposizioni del regime) e stabilizzare l’economia. Intanto, sul mercato, dopo un’iniziale ribasso, DouYu prova a rialzarsi.

Redazione

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