Politica
La conferenza di Conte: “Abbiamo messo il Paese in sicurezza”. Dure accuse a Salvini
LE ELEZIONI REGIONALI – Il presidente del Consiglio ha voluto poi stemperare la tensione nel governo per le prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria: “Non vedo tra le forze politiche che sostengono questo governo il clima da campagna elettorale permanente – ha detto Conte – Non bisogna trascurare che da quelle competizioni ricaveremo dei dati politici che alimenteranno il dibattito, ma non sarà un referendum a favore o contro il governo”.
IL CAOS LIBICO – “L’obiettivo immediato è la cessazione delle ostilità, quello successivo è sedersi al tavolo”. È quanto riferito dal premier Conte in riferimento alla guerra civile in corso in Libia. “L’avevo detto a tutti i mie interlocutori, stiamo facendo un grande errore: piuttosto che stabilizzare la Libia ritarderemo ancora la soluzione. C’è stata e c’è un’incessante azione diplomatica da parte dell’Italia, un costante dialogo per indirizzare tutti verso una soluzione politica”. Il presidente del Consiglio ha spiegato di “appoggiare l’iniziativa di Berlino e per questo cerchiamo di dissuadere tutti coloro che sostengono l’utilizzo delle armi, in primis i libici. l’Ue ha un ruolo importante, dobbiamo essere uniti. Continueremo a rivendicare questa posizione”.
L’IPOTESI CONTE 3 – “L’ipotesi di un Conte tre? Per carità, no, no”. Ha risposto così il presidente del Consiglio ai giornalisti che hanno chiesto di un possibile ‘terzo mandato’ a capo dell’esecutivo, negando quindi una nuova missione a Palazzo Chigi: “Non dobbiamo cadere nella tentazione di credere di poter realizzare domani quello che possiamo fare oggi”, ha risposto il premier.
MIGRANTI E DECRETO SICUREZZA – Il premier ha quindi annunciato che, sul tavolo di confronto che si terrà a gennaio con le forze di maggioranza, ci saranno anche i decreti sicurezza prodotti dal primo governo Conte: “E’ nel nostro programma l’intervento sui decreti sicurezza per recepire le preoccupazioni espresse dal presidente Mattarella. Vi ricordo che il bis è stato varato in modo diverso da quello che è stato poi introdotto in fase di conversione. Sarà sicuramente tema del confronto di gennaio”.
Il presidente del Consiglio ha poi rivendicato i risultati sui migranti: “Stiamo ottenendo ottimi risultati senza clamori, senza dibattiti pubblici. Chiuderemo il 2019 con la metà degli sbarchi dello scorso anno. Abbiamo migliorato il numero dei ricollocati“.
“Il tema non è tutti contro Salvini, ma ho sempre detto in tutte le occasioni pubbliche che non ero favorevole allo schema ‘porto aperto o chiuso’. E’ stato gridato porto chiuso, ma ho sempre detto che la nostra politica era sì di rigore ma non era quella cosa lì“, ha detto Conte.
IL TEMA GREEN – “Per il clima da soli non possiamo fare nulla, il tema non può essere risolto da un piccolo Paese come l’Italia e nemmeno dall’Unione europea”. È quanto affermato dal presidente del Consiglio Conte sulla questione ambientale, diventata centrale dopo le proteste dei giovani di ‘Fridays for Future’ e di Greta Thunberg. “Siamo la culla dei valori occidentali – ha aggiunto il premier – ma oggi la nuova frontiera è la svolta green, se noi come Europa vogliamo rivendicare un primato è quello”.
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