L'impennata dei contagi
Covid, il Premio Nobel Giorgio Parisi: “Assurdo ridurre l’obbligo della mascherina”
Il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi ha criticato la decisione presa il 30 giugno dal governo sulle mascherine anti-covid. “È assurdo che nell’incontro fra governo e parti sociali si sia ridotto l’obbligo della mascherina: non è sensato ridurre le protezioni sanitarie in un momento in cui l’epidemia di Covid-19 sta aumentando in modo esponenziale“.
La decisione è stata inserita nel Protocollo di aggiornamento delle misure anti-Covid negli ambienti di lavoro, reso noto dal ministero del Lavoro dopo il confronto con i ministeri di Salute e Sviluppo economico, Inail e parti sociali. Parisi ha criticato la decisione in alcune dichiarazioni all’Ansa. Perché l’Italia è entrata in una “zona di chiaro aumento esponenziale solido e costante da quasi due settimane. Ci troviamo in una situazione seria, nella quale i casi raddoppiano in poco più di dieci giorni e cominciano ad avere effetti anche sui ricoveri, che fra 10 giorni potranno superare i 10.000 nei reparti ordinari, mentre gli ingressi nelle terapie intensive sono raddoppiati rispetto a un mese fa“.
L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha reso noto che nell’ultima settimana i casi di reinfezione da covid-19 sono saliti del 9,5%. La scorsa settimana l’aumento rilevato era stato dell’8,4%, un “dato con tempi di consolidamento”. L’Iss indica inoltre che dal 24/8/2021 al 28/6/2022 sono stati segnalati 587.347 casi di reinfezione. Secondo il “Report esteso su Covid-19: sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale” aggiornato al 28 giugno le persone non vaccinate contro il Covid-19, rispetto a quelle vaccinate, corrono un rischio fino a 7 volte maggiore di morte e fino a 4 volte più alto di ricovero in terapia intensiva.
“Il tasso di mortalità standardizzato per età, relativo alla popolazione di età maggiore o uguale a 12 anni, nel periodo 6 maggio-5 giugno 2022 – si legge – per i non vaccinati (13 decessi per 100.000 abitanti) risulta circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni o meno (3 decessi/100.000) e circa 7 più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2 decessi/100.000)”.
Quanto ai ricoveri, “il tasso di ospedalizzazione standardizzato per età, relativo alla popolazione di età maggiore o uguale a 12 anni, nel periodo 13 maggio-12 giugno, per i non vaccinati (57 ricoveri per 100.000 abitanti) risulta all’incirca 2 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni o meno (23 ricoveri/100.000) e oltre 3 volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (15 ricoveri/100.000)”. Il tasso di ricoveri in terapia intensiva per in on vaccinati risulta due volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni o meno e circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster.
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