Sebastopoli bombardata
Crimea, attacco ucraino al quartier generale della flotta russa. Kiev: “Tre generali fra le vittime”
Kiev spacca il muro della contraerea russa e sferra un attacco sul quartier generale della flotta russa sul Mar Nero. Alti ufficiali russi fra le vittime del bombardamento. Una soffiata dei servizi segreti alla base dell’attacco.
Da ieri, la Crimea è di nuovo sotto bombardamento ucraino e, secondo quanto riporta stamani il Corsera, le difese aeree di Mosca, sulla penisola, pare siano in difficoltà. I russi non riescono ad intercettare gli ordigni lanciati dall’Ucraina. Inoltre, da ieri sarebbero fuori uso alcuni pezzi pezzi d’artiglieria russi nonché i dispositivi rada della contraerea.
Da un mese, Kiev è riuscita a spaccare il muro della contraerea russa: erano in totale sei i sistemi S400 antiaerei russi dislocati sulla penisola e due sarebbero già stati messi fuori uso. Altri S300, meno precisi, ma numerosi, hanno fatto la stessa fine.
L’attesa di Kiev, ora, è per i lanciatori americani Atacms, che hanno un raggio di tiro utile fino a 300 chilometri. Il presidente Usa Joe Biden li ha appena promessi e anche dalla Germania potrebbero arrivare dei Taurus con una gittata di 200 chilometri ancora maggiore.
Frattanto, dal fronte russo vengono negati sia la morte degli ufficiali sia i problemi della contraerea. Ieri Mosca ha rivendicato la distruzione di un tank Leopard con a bordo “equipaggio totalmente tedesco. Non mercenari, ma effettivi della Bundeswehr”. Una notizia che, se confermata, sarebbe clamorosa, ma per ora non ci sono riscontri.
Kiev, secondo fonti dei servizi segreti, avrebbe ottenuto un grosso risultato con il bombardamento di venerdì su Sebastopoli. Sarebbe, infatti, stato colpito il quartier generale della Flotta russa del Mar Nero con almeno due missili proprio mentre era in corso una riunione tra alti ufficiali.
Laddove fosse confermato, almeno 25 militari russi sarebbero stati feriti o uccisi: un’azione compiuta di concerto con i servizi segreti, responsabili della “soffiata” sulla riunione. Secondo il responsabile dell’intelligence ucraina, Kyrylo Budanov, sostiene tra le vittime ci sarebbero il generale Alexander Romanchuk, capo del fronte sud-orientale, e il generale Oleg Tsekov comandante della Guardia Costiera della Flotta del Nord. Il primo sarebbe in gravi condizioni, il secondo in coma. Sarebbe morto nell’attacco anche l’ammiraglio Viktor Sokolov alla testa della Flotta del Mar Nero.
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