Una nuova possibilità per le detenute della Campania
Detenute senza fissa dimora, a Salerno inaugurata la casa d’accoglienza: “Necessario depenalizzare e decarcerizzare”
C’è una nuova possibilità per le donne detenute senza fissa dimora. Nel Quartiere Matierno, nella periferia di Salerno è stata inaugurata la Casa Alloggio “San Paolo” un luogo destinato ad accogliere detenute che potranno accedere al progetto “per i senza fissa dimora” finanziato dalla Cassa delle Ammende e promosso dalla Regione Campania in accordo con l’ufficio del Garante dei detenuti, il PRAP e l’UEPE.
Tale progetto è destinato a coloro che hanno una condanna inferiore a 18 mesi e possono quindi beneficiare della misura di detenzione domiciliare ma non hanno un domicilio. La struttura che ospiterà 4 detenute si erge su di un piano , vi è una cucina laboratorio ed una camera da letto con servizi igienici. Inoltre uno spazio adibito al servizio di segretariato sociale al fine di dare sostegno e supporto al territorio.
“Casa San Paolo nasce da un impegno costante è radicato nel quartiere matierno da 10 anni, la struttura è stata ristrutturata grazie all’ impegno della fondazione Johnson&Johnson” così esordisce Roberto Romano, responsabile della Cooperativa San Paolo. Attualmente in Regione Campania, sono 11 le persone senza fissa dimora ospitate presso le strutture accreditate. In Campania abbiamo una popolazione detenuta di 6417 persone, 322 donne e 6095 uomini di cui 859 stranieri.
“Tali strutture rappresenterebbero un vero progetto di inclusione e non di “trattamento” si trattano i fiori le piante le cose e non gli esseri umani. Sono grato a queste 8 strutture che nella nostra Regione accoglieranno 47 tra detenuti e detenute senza fissa dimora”, ha detto Samuele Ciambriello, Garante dei detenuti della Campania.
All’evento di inaugurazione erano presenti Rocco Alfano Procuratore aggiunto di Salerno , Antonio Maria Pagano Responsabile della sanità penitenziaria di Salerno e provincia, Adriana Intilla Responsabile funzionario giuridico pedagogico della Casa Circondariale di Pozzuoli, Giuseppe Mancino Circolo lega ambiente, Antonietta Scafuti Presidente della Cooperativa San Paolo, Padre Tommaso Luongo e don Giacomo Palo e diverse realtà del terzo settore locale. Per il Procuratore Rocco Alfano: “Questa struttura è utile e necessaria soprattutto in questo momento storico colpito dalla pandemia per tutti i detenuti in particolare per quelli più deboli e fragili anche in caso di arresti domiciliari”.
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