“Salvaguardare l’ordine e preservare la sua autonomia dagli attacchi esterni”. E ancora: “Il focus principale della nostra proposta elettorale, che non a caso si chiama “Per l’Avvocatura“, è la professionalità che è basata sui giovani, una staffetta tra chi è venuto prima e chi è venuto dopo, come due soldati in trincea a tutelare i diritti dei cittadini, la cosa più nobile che esiste nell’ambito di tutte le professioni al mondo”. E’ questa la mission del penalista e cassazionista Alfredo Sorge e della lista “Per l’Avvocatura” in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Sono sessantanove i candidati che si contenderanno i 25 seggi disponibili. Circa 12mila gli aventi diritto al voto, in programma dal 30 gennaio al 4 febbraio.

Sono 14 i candidati della lista guidata da Sorge, già consigliere uscente con delega ai rapporti con l’Unione e le Camere Penali Italiane. Un mix tra chi ha già ricoperto incarichi all’interno dell’Ordine e chi invece si candida per la prima volta. Una lista, quella “Per l’Avvocatura“, composta dagli avvocati Pasquale Altamura, Luigi Aprea, Attilio Belloni, Loredana Capocelli, Felice Ciruzzi, Antonio Di Marco, Roberta Foglia Manzillo, Sergio Longhi, Manuela Palombi, Maria Prisco, Pietro Ruggiero, Gianni Scarpato, Hillary Sedu e, appunto, Alfredo Sorge.

La presentazione ufficiale della lista si è tenuta lo scorso 24 gennaio nell’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli. Presentazione aperta dall’intervento di Enza Amato, presidente del Consiglio Comunale di Napoli, e proseguita con gli interventi di Sorge e del presidente uscente Antonio Tafuri che ha rivendicato il lavoro fatto negli ultimi anni, sottolineando anche il coraggio di “alcune scelte impopolari come quelle relative al recupero delle quote arretrate”, auspicando che il gruppo “Per l’Avvocatura” possa migliorare ulteriormente il Consiglio forense perché “noi avvocati siamo il filtro tra i nostri clienti e il servizio fondamentale che lo Stato ci deve dare, ovvero quello della giustizia”.

Nel suo intervento l’avvocato Sorge sottolinea come “le elezioni forensi sono innanzitutto un momento di grande riflessione per l’avvocatura” perché “noi avvocati siamo chiamati a un ruolo molto importante nella società, soprattutto in un momento del genere dove la perdita di valori, la perdita di senso delle istituzioni, è diffuso in questo paese”.

L’elevatezza della nostra professione – prosegue – deve corrispondere a una elevatezza del nostro Ordine che non deve essere visto da nessuno come momento di conflitto e di contrasto ma come momento di unione, di indicazione, di elevazione dei valori, momento di coesione a tutela dell’istituzione innanzitutto”. Poi il messaggio rivolto ai giovani avvocati: “La professione non è qualcosa di statico, ma qualcosa in divenire e soltanto i giovani possono, attraverso noi, prendere il bastone e portare la gara a termine. Una staffetta tra chi è venuto prima e chi è venuto dopo, come due soldati in trincea a tutelare i diritti del cittadini, che è la cosa più nobile che esiste nell’ambito di tutte le professioni al mondo”.

Nel corso dell’incontro sono stati presentati tutti e 14 i candidati in corsa oltre agli interventi dei consiglieri uscenti Elena De Rosa e Giuseppe Napolitano (rispettivamente tesoriere e segretario uscenti), con l’avvocato De Rosa che in una recente intervista al Riformista ha evidenziato il lavoro fatto negli ultimi tre anni, segnati anche dalla pandemia.

Tra i candidati della lista “Per l’Avvocatura”, l’obiettivo della civilista e cassazionista Roberta Foglia Manzillo è quello di “continuare i lavori del vecchio Consiglio, soprattutto in riferimento ai patrocini a carico dello Stato (dove sono state accelerate e sbloccate le liquidazioni per i colleghi), incrementandole al meglio”. Infine ricorda ai colleghi votanti di “non dimenticare di aggiungere anche il mio nome sulla scheda perché è presente un caso di omonimia”.

Candidato anche l’avvocato Sergio Longhi, tra i veterani del Foro di Napoli e in corsa per la prima volta al Consiglio dell’Ordine. “Dopo oltre quarant’anni di esercizio della professione, viste le circostanze, ho ritenuto che fosse questo il momento giusto per impegnarmi in prima persona, per la prima volta, per far sentire attivamente il mio supporto a colleghi che si riconoscono nei miei stessi valori. Alla mia età, non ho più nulla da chiedere alla professione, né tantomeno alla rappresentanza ordinistica, che avverto soprattutto – facendo ricorso ad espressione abusata, ma mai come in questo caso pertinente – come missione al servizio dei colleghi”.

Per l’avvocato civilista Maria Prisco, già componente del comitato pari opportunità insieme al collega Felice Ciruzzi, l’obiettivo principale “è quello di stabilire un rapporto diretto con i colleghi e creare gruppi di studio per vedere come affrontare le nuove norme introdotte dalla riforma Cartabia, che spingono verso il processo telematico”. Il riferimento è “soprattutto nei confronti dell’istituto del giudice di Pace che ha delle strutture non ancora pronte per recepire il processo telematico. Creare dei gruppi di studio – aggiunge – per evitare che questo impatto nuovo possa creare una lesione del diritto di difesa”.

Infine la penalista Manuela Palombi rivolge un pensiero soprattutto ai giovani avvocati: “Bisogna parlare con loro delle problematiche serie che si incontrano ogni giorno nelle aule di giustizia”, sottolineando che “dobbiamo continuare a lavorare in continuità con l’attuale consiglio ma con dei correttivi e, soprattutto, con una comunicazione più pregnante anche per la giovane avvocatura”. Puntuale l’appello anti-astensionismo: “Non andare a votare non serve a nulla perché dopo non ci si può lamentare di quello che succede e di quello che non viene fatto”.

 

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.