Nel settore energetico la tecnologia è un asset fondamentale, ma senza le giuste competenze è difficile essere competitivi. Sono le competenze che si formano, si valorizzano e si consolidano sul campo il vero motore della transizione. Ed è su questo che costruiamo ogni giorno il nostro lavoro, convinti che la crescita sostenibile nasca prima di tutto da una comunità di professionisti consapevoli e motivati.

Nelle aziende – oggi più che in passato – è importante creare opportunità che valorizzino il bagaglio di conoscenze di ognuno. E questo assunto vale ancora di più nel territorio in cui operiamo, il Mezzogiorno, dove negli ultimi due anni si è registrata una crescita del PIL superiore a quella del Centro-Nord (+0,8% contro +0,6%). Eppure, paradossalmente, la cosiddetta “fuga di cervelli” continua a essere un problema enorme. I movimenti interni da Sud verso Nord sono fenomeno noto, nonostante non ci sia nulla da invidiare in termini di potenzialità alle altre aree del Paese, soprattutto nel campo delle energie rinnovabili: basti pensare alla resa del fotovoltaico, che qui non ha eguali.

Tuttavia, queste potenzialità rischiano di restare inespresse se non riusciamo a trattenere i giovani più preparati. Per farlo, è necessario offrire loro opportunità concrete e innovative, che vadano oltre le offerte standard del mercato. È qui che entra in gioco il nostro impegno: in Graded stiamo sperimentando un approccio nuovo, dando la possibilità ai nostri migliori talenti di seguire specifici percorsi di cambiamento dal basso con lo strumento AI e di ambire a diventare amministratori di start-up collegate alla casa madre. Start-up “satelliti” che danno il nome al progetto “Orbita Graded”. Questo approccio ci permette di dare fiducia alle nuove generazioni, di dimostrare che crediamo in loro e di valorizzarne le competenze e il potenziale, offrendo un futuro promettente.

E quando si parla di futuro, oggi, è impossibile non parlare di Intelligenza Artificiale: una tecnologia che sta rivoluzionando ogni settore e che richiede competenze nuove, difficili da acquisire senza mettersi alla prova su sfide concrete. È in questo spazio che è nata Janus, una prima start-up satellite costruita attorno a un gruppo di giovani ingegneri e sviluppatori impegnati ad applicare l’IA al settore energetico. Un esempio di come l’innovazione possa nascere dall’incontro tra tecnologie avanzate e nuove competenze e di quanto i giovani siano i veri protagonisti di questo processo di cambiamento, a condizione però di trovare gli spazi giusti per esprimere il loro potenziale.

Le imprese allora devono ricoprire un ruolo attivo nella formazione, non solo come approdo finale dei talenti, ma come parte del percorso. Le aziende e gli imprenditori di vecchia e nuova generazione hanno il compito di creare ambienti di lavoro nuovi che sappiano mettere i propri collaboratori in condizione, da un lato, di esprimersi al meglio lavorativamente e, dall’altro, di conseguire una qualità di vita migliore.
Le Università restano il faro di questo processo di sviluppo che richiede indubbiamente maggiore ambizione da parte di tutti gli attori coinvolti. Un processo dove gli Atenei saranno molto più che semplici Templi di conoscenza, diventando veri e propri attori di trasformazione sociale. Ne sono un chiaro esempio la sede dell’Università Federico II, aperta nel 2024 a New York, o la Apple Academy di San Giovanni a Teduccio, nata ormai quasi 10 anni fa nella periferia est di Napoli, che ha attratto a sua volta altre aziende del settore digitale dando il via a un circolo virtuoso.

Insomma, il futuro dell’energia non sarà scritto solo da chi oggi possiede più impianti, ma da chi saprà far crescere le persone giuste. Noi vogliamo farlo da qui, nel Mezzogiorno, dimostrando che competere ai massimi livelli è possibile anche partendo dal Sud.

Vito Grassi

Autore

AD Graded