Da una settimana circa in servizio all'hotspot
Giallo a Lampedusa, trovato tra le rocce il cadavere di un poliziotto napoletano: era scomparso il giorno prima
Era arrivato a Lampedusa da una settimana per prestare il suo servizio. Aveva scelto di fare il poliziotto di seguire la sua professione tanto da spostarsi dalla Campania nella piccola e remota isola siciliana a 31 anni. La sera del 17 novembre il poliziotto napoletano è scomparso nel nulla. Poi il drammatico ritrovamento del suo cadavere impigliato tra gli scogli il giorno dopo. Si indaga per capire cosa sia successo.
Il 31enne napoletano, assistente scelto aggregato della Scientifica, da una settimana circa in servizio all’hotspot di contrada Imbriacola, era scomparso. A lanciare l’allarme il ritrovamento del suo scooter e dello zaino con la macchina fotografica in località Ponente. Un luogo molto panoramico e a picco sul mare. Subito sono scattate le ricerche.
All’alba, un natante dei vigili del fuoco – con a bordo quattro pompieri – ha iniziato la perlustrazione, via mare, dirigendosi verso località Ponente. Fra le rocce, sottostanti al costone di Ponente, è stata ritrovato il corpo. I pompieri che hanno utilizzato un natante idoneo per potersi avvicinare il più possibile alla costa, attendono ora il via libera della procura per poter recuperare il corpo dell’assistente scelto campano.
Non è escluso che l’assistente scelto possa essersi sporto eccessivamente per ammirare lo scenario del costone di Ponente e potrebbe dunque essere scivolato da circa 140 metri d’altezza. Spetterà però all’inchiesta, già avviata dalla procura di Agrigento, stabilire cosa sia accaduto al giovane.
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