Stava azionando un macchinario nell’azienda dove lavorava quando è rimasto schiacciato. È morto, a 22 anni, un giovane lavoratore in una fabbrica di Lesignano de’ Bagni, in provincia di Parma. Un’altra morte bianca dopo che ieri erano stati due i morti sul lavoro: uno in provincia di Firenze e un altro in provincia di Salerno. Solo nei primi otto mesi del 2021, e quindi fino ad agosto, le morti bianche sono state 772 secondo l’Inail.
Sul posto, a Lesignano, sono intervenuti i carabinieri e gli operatori della medicina del lavoro dell’Azienda Usl di Parma. Il 22enne sarebbe deceduto durante i tentativi di rianimazione, intorno alle 11:30 di stamattina. Non gli hanno lasciato scampo le ferite riportate nell’incidente. È un’azienda alimentare quella per cui lavorava: si occupa di produzione di salumi. La vittima era un ragazzo originario dello Sri Lanka. Aveva regolare contratto di lavoro. Secondo Parma Today il giovane stava cercando di far ripartire un macchinario che si era inceppato. Ancora comunque da chiarire le dinamiche della tragedia.
Come ricostruisce Il Resto del Carlino, si tratta dell’ennesimo incidente fatale sul lavoro in zona negli ultimi mesi. Solo lo scorso 4 settembre Massimo Amici, autotrasportate 47enne, originario di Macerata, moriva nella stessa provincia di Parma a causa di un incidente sul lavoro: è morto asfissiato dopo essere precipitato in una cisterna. Il 15 settembre un operaio forestale, 55 anni, veniva invece travolto da un albero mentre era impegnato in un’operazione di taglio di alcuni alberi in un bosco sull’Appennino nel Parmense, nella zona di Lagoni di Corniglio. Sempre a metà settembre un’altra vittima in un incidente tra tir e autocarro: morto un dipendente di Autostrade per l’Italia.
Per tornare agli incidenti mortali di ieri: Salvatore Mezzacapa aveva 51 anni, è morto precipitando con lo schiacciasassi da un ponticino, in mezzo ai campi di Stabbia, a Cerreto Guidi. La ringhiera che avrebbe dovuto proteggere il suo passaggio è stata sfondata e lui è precipitato nell’acqua dove lo hanno ritrovato i colleghi di Acque Spa che in quella zona stava realizzando il collettore fognario.
Giovanni Colangelo invece stava lavorando a una tettoia: stava controllando la canna fumaria di una stufa quando è precipitato. È morto sul colpo, a Bellizzi, in provincia di Salerno. Secondo l’Inail ai 772 dei primi otto mesi vanno aggiunti i 37 lavoratori morti a settembre e i 10 che hanno perso la vita nel tragitto tra casa e lavoro.
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