Una lettera tra i fiori che circondano la tomba di Giulia Cecchettin, la giovane studentessa uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Una lettera scritta a mano e firmata da un ragazzo, anche lui si chiama Filippo, che chiede scusa “per tutti quei ragazzi e uomini che continuano a distruggere la vita delle donne”. Filippo spiega di essersi fermato con la sua ex dopo aver letto del comportamento di Turetta.

La lettera è stata condivisa sui social dallo zio di Giulia, Andrea Camerotto che commenta: “Ci sono uomini che capiscono e si fanno giustamente un esame interiore per essere veri uomini. Grazie Filippo”. Filippo che spiega: “In quel periodo mi scrivevo ancora con la mia ex, per la quale non avevo smesso di provare qualcosa, lei con il passare del tempo ha iniziato ad ignorarmi ed io, che sentivo parlare di continuo di quanto Turetta fosse ossessivo nei tuoi confronti, mi sono fermato, ho guardato dentro di me e cercato di riflettere sulla mia situazione”.

La lettera sulla tomba di Giulia Cecchettin: “Si inizia sempre da piccole cose”

Per Filippo parla di piccole cose, di piccoli inizi: “Sono convinto che ciò che ti è accaduto sia cominciato da piccole cose – scrive – piccole a tal punto che diventa persino difficile rendersene conto. Provo rabbia e pena per tutti quei ragazzi e uomini che continuano a distruggere la vita delle donne. Ma sono poi io così diverso? D’altronde molte volte le piccole cose noi nemmeno le notiamo”.

Infine le scuse, rivolte più di una volta a Giulia. Nella lettera scrive: “Scusaci per l’ennesimo nostro fallimento che, come è stato dimostrato nei giorni seguenti alla tua scomparsa, non è stato l’ultimo”.

Redazione

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