Addio per sempre alla clausole di salvaguardia. O, almeno, lo spera il governo. Nel prossimo Documento di economia e finanza l’esecutivo si appresta a mettere nero su bianco l’idea di assorbire una volta per tutte le clausole di salvaguardia Iva che, di anno in anno, gravano sulla Legge di bilancio.

L’obiettivo – spiegano fonti dei diversi partiti di maggioranza – è dare un segnale di stabilità dei conti pubblici rispetto ai mercati finanziari, in un momento così delicato per la tenuta economica del Paese.

La proposta, prima di arrivare in Aula il prossimo 29 Aprile, sarà al centro del dibattito nel Consiglio dei ministri che si sarebbe dovuto tenere nella tarda serata di oggi, slitterà a domani o sabato.

All’interno del documento programmatico che l’Italia invierà alla Commissione europea, ci sarà anche lo scostamento dagli obiettivi di deficit fino a 55 miliardi, per far fronte alle spese straordinarie necessarie per mettere il Paese a riparo dall’emergenza sanitaria. Nel Def, infatti, si prevede un calo del Pil intorno all’8%, un deficit di poco oltre il 10% e un debito fino al 155%. Il rapporto deficit/Pil del nostro Paese, dunque, è destinato a salire ben oltre il tetto del 3% imposto dal Patto di stabilità, già sospeso lo scorso 20 marzo.

Tra le priorità di bilancio per il governo ci sarebbero infatti dieci miliardi per le piccole imprese e 13 miliardi destinati agli ammortizzatori sociali.