È il 36esimo giorno della guerra in Ucraina. Gli spiragli di pace emersi dall’ultimo round di negoziati a Istanbul non hanno fermato il conflitto sul campo. Si continua a combattere. Mariupol resta la città-martire del conflitto: stamattina dovrebbe essere attivato un corridoio umanitario secondo quanto annunciato dal ministero della Difesa russo. Nelle scorse settimane Kiev aveva accusato Mosca di aver aperto il fuoco durante le tregue per far evacuare i civili. Secondo il Pentagono i russi starebbero abbandonando l’area della centrale di Chernobyl, una delle prime occupate come con quella della centrale di Zaporizhzhya, la centrale nucleare più grande d’Europa bersaglio di fuoco.
Stando a quanto riferito dalle Nazioni Unite le persone che sono fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell'”operazione speciale” di “smilitarizzazione” e “denazificazione” di Vladimir Putin sono oltre quattro milioni. Più di 70mila quelle arrivate in Italia. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aspettarsi un’escalation militare nei prossimi giorni nelle regioni del Donbass, e quindi nei pressi di quelle aree occupate nel 2014 dai ribelli filo-russi che hanno autoproclamato le Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk.
Il prossimo round di negoziati si terrà domani. Non è stato specificato ancora dove e a che ora. Potrebbero tenersi anche in video L’ultimo colloquio si era tenuto a Istanbul con la mediazione del presidente turco Erdogan. La tregua per evacuare i civili da Mariupol annunciata dalla Russia si aprirà solo a patto che l’Ucraina accetti formalmente per iscritto di rispettare diverse condizioni e confermi l’effettivo cessate il fuoco. Ieri la telefonata tra il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e il presidente russo Putin.
La diretta
ORE 1:24 – RUSSIA CONFISCA 14 TONNELLATE DI AIUTI UMANITARI – Secondo Iryna Vereshchuk, vicepremier ucraina, l’esercito russo ha confiscato ben 14 tonnellate di cibo e medicinali destinati ai civili di Melitopol. Il blitz a metà strada fra Mariupol e la Crimea. Gli aiuti, scrive Vereshchuck, erano trasportati 12 pullman, messi a disposizione per evacuare i civili verso Zaporizhzhia.
“Con immenso dolore comunichiamo che Edy Ongaro, nome di battaglia Bozambo, è caduto da combattente per difendere il popolo libero di Novorossia dal regime fascista di Kiev.
Dalle prime informazioni ricevute sappiamo che si trovava in trincea con altri soldati quando è caduta una bomba a mano lanciata dal nemico. Edy si è gettato sull’ordigno facendo una barriera con il suo corpo. Si è immolato eroicamente per salvare la vita ai suoi compagni”.
ORE 21:30 – RUSSIA: UCRAINA BOMBARDA CORRIDOIO UMANITARIO – Le forze armate ucraine e i battaglioni nazionalisti hanno bombardato la rotta del corridoio umanitario aperto dalla Russia per l’evacuazione di civili e cittadini stranieri da Mariupol a Zaporozhye, interrompendo l’operazione umanitaria. Lo ha affermato il direttore del centro nazionale russo per la gestione della difesa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev, citato dalla Tass
ORE 21 – BIDEN: “PUTIN ISOLATO, CONSIGLIERI LICENZIATI” – Il presidente russo Vladimir Putin “sembra isolato. E ci sono indicazioni secondo cui avrebbe licenziato o messo ai domiciliari alcuni suoi consulenti”. Lo ha detto il presidente Usa, Joe Biden, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti durante il suo intervento dalla Casa Bianca per annunciare il suo piano che prevede lo sblocco di 1 milione di barili di petrolio al giorno per sei mesi dalle riserve strategiche nazionali nel tentativo di arginare l’aumento dei prezzi dell’energia. “Ma non voglio puntare troppo su questo in questo momento perché non abbiamo prove forti”, ha aggiunto Biden.
ORE 19:55 – FUOCO CONTRO AUTOBUS VOLONTARI CIVILI: VITTIME – Dal ritiro all’agguato contro l’autobus di volontari civili. Le truppe russe hanno aperto il fuoco contro una colonna di volontari civili vicino a Chernihiv, nell’Ucraina settentrionale, città dalla quale avevano annunciato nei giorni scorsi una drastica riduzione delle attività militari. Il bilancio è di una persona e quattro ferite. Lo ha dichiarato la commissaria per i diritti umani al parlamento ucraino, Lyudmila Denisova. “Cinque autobus sono finiti sotto il fuoco nemico mentre cercavano di evacuare la città circostante per portare via le persone. Sull’autobus c’erano solo volontari civili”, ha sostenuto Denisova. A suo dire l’esercito russo non consente di far uscire la popolazione dalla città assediata di Chernihiv, “tenendo in ostaggio decine di migliaia di persone, senza cibo, acqua, né riscaldamento. Uno dei veicoli è riuscito a fuggire nonostante i pneumatici forati.
ORE 19:24 – LEADER SEPARATISTA RUSSO: “A MARIUPOL AMMINISTRAZIONE DONETSK” – Denis Pushilin, capo della Repubblica popolare separatista di Donetsk, ha ordinato la formazione di un governo amministrativo comunale per Mariupol. Lo riferisce la Tass. “Un’amministrazione locale della Repubblica popolare di Donetsk deve essere costituita nella città di Mariupol”, si legge nel decreto.
ORE 18:45 – IL PREMIER POLACCO: “PUTIN VUOLE CONQUISTARE UN TERZO DELL’UCRAINA” – Il piano di Putin? Conquistare un terzo dell’Ucraina. Ne è convinto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, che alla Cnn ha sottolineato che l’obiettivo di Mosca e conquistare un terzo del Paese per poi negoziare in una posizione più ‘comoda’ col governo di Kiev.
“Vedo le truppe russe raggrupparsi, riorganizzarsi. Penso che cercheranno di circondare le forze ucraine molto presto, in particolare nella regione del Donbass. E poi, dopo aver conquistato un terzo del territorio ucraino, vorranno negoziare da questa… posizione molto forte”, ha spiegato Morawiecki.
ORE 18:20 – KIEV ACCUSA MOSCA: “RUSSIA HA DICHIARATO LA GUERRA DEL GAS” – Col decreto presidenziale firmato da Putin sull’obbligo di pagamento del gas russo in rubli, Mosca “ha dichiarato la guerra del gas”. A dirlo è il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, accusando il Cremlino di “tutte le condizioni e la logica di mercato” con l’obiettivo di salvare la propria valuta” oggetto di pesante svalutazioni dall’inizio del conflitto.
ORE 17:50 – MILITARI RUSSI LASCIANO ALL’UCRAINA LA CENTRALE DI CHERNOBYL – Arrivano ulteriori conferme che le forze armate russe stiano lasciando l’area che circonda l’ex centrale nucleare di Chernobyl, occupata dal primo giorno di conflitto.
Energoatom, l’agenzia ucraina per il nucleare, ha pubblicato un documento russo in cui si conferma la consegna formale della responsabilità della sicurezza della centrale nucleare di Chernobyl al personale della stazione. Il documento afferma che l’amministrazione dell’impianto non ha alcuna lamentela sulle truppe russe che stavano “custodendo” l’impianto. “Si scopre che gli occupanti hanno ‘custodito’ la stazione per più di cinque settimane, e anche così bene che non ci sono lamentele”, ha detto Energoatom in una dichiarazione su Telegram.
ORE 17:40 – MOSCA VIETA INGRESSO IN RUSSIA AI LEADER EUROPEI – Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass, ha annunciato la decisione del Cremlino di vietare l’ingresso nel Paese ai leader europei come riposta alle sanzioni contro la Russia.
“Le restrizioni si applicano ai vertici dell’Unione europea, inclusi numerosi commissari e capi delle strutture militari dell’Ue, nonché la stragrande maggioranza dei membri del Parlamento europeo che promuovono politiche anti-russe”, si legge in una nota
ORE 16:31 – FRANCIA E GERMANIA PRONTE A TAGLIARE FORNITURE – Francia e Germania “si preparano” nel caso in cui la Russia bloccasse le forniture di gas: lo afferma il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire. “Potrebbe esserci una situazione in cui domani, in circostanze particolari, non ci sarà più il gas russo. Sta a noi preparare questi scenari e ci stiamo preparando”, ha precisato Le Maire durante la stampa conferenza con il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck.
ORE 16:25 – PUTIN: “USA SPINGE UE A COMPRARE LORO GAS PIU’ COSTOSO” -“Gli Usa stanno cercando di spingere l’Europa a comprare il costoso gas americano, così gli europei pagheranno di più”. I Paesi ostili “per acquistare gas naturale russo – spiega Putin – dovranno aprire conti in rubli nelle banche russe. Da questi conti verrà effettuato il pagamento per il gas consegnato a partire da domani, 1° aprile”.
ORE 16:22 – PUTIN: “CRISI ALIMENTARE E ONDATA MIGRATORIA VERSO EUROPA” – Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito della possibilità di una nuova ondata migratoria dai paesi in via di sviluppo verso l’Europa. “Alla crisi alimentare ne seguirà un’altra, inevitabilmente, un’altra ondata migratoria, anche e soprattutto verso i paesi europei”, ha detto Putin parlando a una riunione per sostenere l’industria aeronautica.
ORE 16:10 – GAS IN RUBLI? SCHOLZ: PAGAMENTI CONTINUERANNO IN EURO-DOLLARI – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che i pagamenti per il gas russo continueranno in euro e dollari, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto che prevede da domani l’obbligo per i Paesi ostili di pagare in rubli, pena la cessazione del contratto.
ORE 15:55 – GAS IN RUBLI, PUTIN FIRMA DECRETO: “OCCIDENTALI APRANO CONTO” – I Paesi occidentali dovranno aprire un conto in rubli presso le banche russe per pagare il gas in rubli. Lo ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass, firmando il decreto per il pagamento del gas in rubli e sottolineando che è un passo verso la sovranità finanziaria della Russia. “Gli europei pagheranno adesso il gas americano di più”, ha aggiunto, spiegando che “gli Usa cercano di risolvere problemi a discapito di altri, dell’Europa e di scaricare i propri errori”, cercando di “trarre profitto dall’instabilità mondiale”. Putin ha sostenuto che adesso “l’Europa pagherà a un prezzo più alto il gas che comprerà dagli Usa”.
Putin ha inoltre aggiunto che “il rifiuto dei Paesi di pagare il gas in rubli sarà considerato un mancato adempimento degli obblighi e che, in questo caso, i contratti esistenti saranno interrotti”.
ORE 15:35 – ESPLOSIONE NEL CENTRO DI KIEV – Una forte esplosione è stata avvertita nel centro di Kiev. Lo riporta il Kiev Independent precisando di non poter indicare quale sia la causa della deflagrazione. “Le esplosioni possono significare che un missile russo in arrivo è stato abbattuto dalle forze di difesa aerea o che ha colpito il bersaglio”, si legge sull’account Twitter del giornale.
14:10 – CREMLINO: “USA NON CAPISCONO COSA SUCCEDE E PROVOCANO ANSIA” – “Con nostro rammarico – e preoccupazione – si scopre che né il Dipartimento di Stato né il Pentagono hanno informazioni reali su ciò che sta accadendo al Cremlino”, ha spiegato ai media il portavoce di Putin, Dmitry Peskov dopo che il Pentagono aveva sostenuto ieri che Putin viene male informato sull’andamento della guerra in Ucraina. “Semplicemente non capiscono cosa succede al Cremlino, non capiscono il presidente Putin, non capiscono il meccanismo decisionale e non capiscono il modo in cui lavoriamo”, ha detto. “Questo non è solo un peccato, ma provoca ansia. Perché un tale malinteso completo porta a decisioni sbagliate, a decisioni avventate che hanno conseguenze pessime”.
ORE 13:40 – LA NATO: “RUSSIA MENTE SU RITIRO, APERTI AD INGRESSO FINLANDIA NELL’ALLEANZA” – Presentando il suo rapporto annuale per il 2021, il segretario generale della Nato ha espressi forti dubbi sul ‘ritiro’ delle truppe russe dall’Ucraina: “Vediamo dichiarazioni di ritiro delle forze russe da Kiev, ma la Russia ha continuamente mentito sul ritiro. Possiamo giudicare dalle azioni e non dalle parole”. Per Jens Stoltenberg infatti la Russia “non si sta ritirando, si sta riposizionando, raggruppando e rafforzando”.
Stoltenberg che ha anche aperto all’ingresso della Finlandia nell’Alleanza atlantica: “Se la Finlandia deciderà di entrare nella Nato sono certo che avrà un protocollo di accesso rapido, ho visto con i miei occhi quanto le loro truppe, come quelle svedesi, rispettino gli standard della Nato. La Finlandia è già un partner molto stretto della Nato. Ma come abbiamo rispettato la decisione della Finlandia di non fare parte della Nato per anni, ora rispetteremo la loro decisione sul farne parte: si tratta di una scelta sovrana di un paese democratico sovrano”.
ORE 13:10 – DRAGHI ALLA STAMPA ESTERA: “PARTI PIÙ VICINE, MA CESSATE IL FUOCO E INCONTRO PUTIN-ZELENSKY NON È MATURO” – Incontrando la stampa estera, il presidente del Consiglio ha parlato del colloquio telefonico avuto mercoledì col presidente russo Putin, una telefonata “per parlare di pace e per chiedere un cessate il fuoco, anche breve. Le condizioni non sono mature ma è stato aperto il corridoio umanitario di Mariupol”.
Nella telefonata con Putin Draghi ha “confermato la disponibilità dell’Italia, che è stata accolta. La nostra telefonata si è conclusa” con l’impegno di “mantenerci in contatto”. Italia che “è stata richiesta come garante sia dall’Ucraina sia dalla Russia, ma dipenderà tutto dai negoziati”, ha aggiunto Draghi.
Quanto ad un possibile incontro tra Putin e Zelensky, la risposta da parte del numero uno del Cremlino “è stata che i tempi non sono ancora maturi”.
ORE 11:50 – UN TESTIMONE UCRAINO: “MARIUPOL COME STALINGRANDO” – Mariupol è una città in rovina, con interi quartieri completamente spianati. E’ questa la drammatica testimonianza raccolta dalla Bbc nella “città martire” ucraina, nel giorno in cui è stato finalmente concordato un cessate il fuoco locale per consentire un corridoio umanitario per l’evacuazione dei civili.
Andrei Marusov, un giornalista di 50 anni, racconta: “Quando sono partito la città era completamente distrutta… la strada dove vivo non esiste più. La città, come appare, è Stalingrado. Sono solo rovine. E’ un peccato, perché negli ultimi anni la città è riuscita a diventare più o meno moderna con infrastrutture, una vita culturale fiorente, le strade, gli ospedali erano tutti rinnovati… E quando me ne stavo andando piangevo. Che cosa avete fatto? E’ un crimine orribile”.
ORE 11:30 – ZELENSKY: “GUERRA IN UCRAINA STA DIVENTANDO UNA ROUTINE” – Il conflitto militare in Ucraina “purtroppo sta diventando una routine”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymiyr Zelenski in collegamento video con la Camera dei Paesi Bassi, citato da De Telegraaf.
ORE 11:10 – DA APRILE SARANNO ARRUOLATE IN RUSSIA 134MILA PERSONE – Dal prossimo primo aprile al 15 giugno la Russia arruolerà tra le fila dell’esercito 134mila persone. Una normale prassi annuale — secondo il ministero della Difesa, come riportato dal giornale locale Ria-Melitopol — non collegata in alcun modo alla guerra contro l’Ucraina”.
Lo stesso decreto manda a casa i soldati di leva che hanno già servito nell’esercito durante l’anno in corso.
ORE 10:50 – DA MOSCA OK A INCONTRO TRA LAVROV E KULEBA “MA VA PREPARATO” – Sì alla proposta turca di un incontro tra i ministri degli Esteri Sergej Lavrov e Dmitry Kuleba, ma “va preparato”. E’ questa la risposta arrivata dal Cremlino alle parole di Mevlut Cavusoglu, il ministro degli Esteri di Ankara, che aveva aperto a un faccia faccia entro due o tre settimane.
La parte russa “non ha mai rifiutato” i contatti con Kiev, ma “l’incontro dovrebbe essere ben preparato”, ha riferito il vice ministro degli Affari esteri della Russia Andrei Rudenko, secondo quanto riportano i media russi.
ORE 10:10 -MOSCA, AL VIA MANOVRE FORZE CHE CONTROLLANO MISSILI BALISTICI – Le Forze missilistiche strategiche russe, un ramo separato delle forze armate di Mosca che controlla i missili balistici intercontinentali (Icbm) terrestri del Paese, stanno per avviare esercitazioni nella regione di Orenburg (sudovest, non lontano dal confine col Kazakistan), a cui parteciperanno 3.000 soldati: lo ha reso noto il ministero della Difesa, secondo quanto riporta Interfax. Le esercitazioni, che erano previste, verranno supervisionate personalmente dal comandante delle Forze missilistiche strategiche
ORE 9:50 – KIEV ACCUSA: “SPARATI PROIETTILI AL FOSFORO NEL DONETSK” – L’esercito russo avrebbe sparato la scorsa notte proiettili al fosforo nella parte centrale della regione di Donetsk.
L’accusa arriva dal capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk Pavlo Kyrylenko. “I russi hanno sparato contro Maryinka, Krasnohorivka e Novomykhailivtsi nella regione di Donetsk con proiettili al fosforo”, ha affermato Kyrylenko su Telegram, aggiungendo che “undici feriti sono stati portati in ospedale, 4 di loro erano bambino”.
ORE 9:30 – POSSIBILE INCONTRO KULEBA-LAVROV IN TURCHIA “IN DUE/TRE SETTIMANE” – Entro due o tre settimane potrebbe esserci una riunione tra delegazioni di alto livello di Russia e Ucraina, alla presenza dei ministri degli Esteri dei due Paesi, Kuleba e Lavrov. A dichiararlo è stato Mevlut Cavusoglu, ministro degli Esteri turco, all’emittente ‘A Haber’. Dopo aver ospitato nuovi negoziati di pace a Istanbul, il governo di Erdogan è ancora in prima linea nel tentativo di far raggiungere un accordo di pace tra le parti e sta avendo un ruolo chiave nei negoziati.
ORE 8:00 – INTELLIGENCE UK: “CONTINUANO I BOMBARDAMENTI” – Secondo l’ultimo report dell’intelligence del Regno Unito nei prossimi giorni ci saranno pesanti scontri intorno alla capitale Kiev. Si continua intanto a combattere nella regione di Chernihiv e a Mariupol. In quest’ultima, città-martire del conflitto, assediata da settimane ormai, le forze ucraine sono comunque riuscite a mantenere il controllo del centro della città.
ORE 7:15 – “MORALE TRUPPE RUSSE BASSISSIMO” – Sarebbe bassissimo il morale delle truppe russe secondo il capo di una delle agenzie di spionaggio britanniche Jeremy Fleming. Secondo il funzionario alcuni soldati non obbediscono agli ordini e compiono episodi di autosabotaggio. “Abbiamo visto soldati russi, a corto di armi e di morale, rifiutarsi di portare avanti quanto veniva loro ordinato, sabotare i propri materiali bellici, abbattere per errore un loro aereo”. Putin, per Fleming, avrebbe sovrastimato le capacità del suo esercito di arrivare alla vittoria di una guerra lampo e sottovalutato sia l’impatto delle sanzioni che la resistenza del popolo ucraino.
ORE 6:30 – CESSATE IL FUOCO A MARIUPOL – Il ministero della difesa russo ha comunicato un cessate il fuoco, con corridoio umanitario fino a Zaporizhzhia, a partire dalle 10 del mattino per far uscire i civili dalla città assediata.
ORE 5:30 – UCRAINI RIGUADAGNANO TERRENO A CHERNIHIV – Le truppe ucraine starebbero riguadagnando terreno a Chernihiv. Lo riporta in un video la Cnn. Le immagini si riferiscono al villaggio di Sloboda, a 19 chilometri da Chernihiv, fondamentale per rompere l’accerchiamento russo della città.
ORE 4:30 – UCRAINA-POLONIA: TRATTATIVE PER CHIUDERE IL CONFINE – Secondo l’agenzia di stampa Ukrinform l’ambasciatore ucraino in Polonia Andriy Deshchytsia ha affermato che si sta discutendo della possibilità di chiudere completamente il confine polacco con la Bielorussia indipendentemente dalla decisione dell’Ue.
ORE 1:30 – ZELENSKY: “SOSTEGNO USA VITALE PER UCRAINA” – Il presidente ucraino ha avuto una telefonata di circa un’ora, “molto dettagliata”, con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Zelesnky ha delineato le sue tre priorità – armi, sanzioni, sostegno finanziario – e definito “vitale” il sostegno di Washington a Kiev. Il segretario di Stato americano Anthony Blinken, sulle notizie che descrivono Putin come male informato dal suo entourage, ha dichiarato che “l’incapacità di dire la verità a chi sta al potere” è un “tallone d’Achille” dei governi autoritari.
ORE 1:00 – NEGOZIATI IL PRIMO APRILE – Il prossimo round di negoziati si terrà il primo aprile. A farlo sapere un alto funzionario ucraino. Il negoziatore David Arakhamia ha dichiarato che la proposta di far incontrare Zelensky e Putin non è stata presa in considerazione dalla Russia. Mosca ritiene si debba ancora lavorare su una bozza d’accordo.
ORE 00:00 – ZELENSKY: “NON CREDO A DE-ESCALATION” – “I negoziati continuano ma per ora si tratta solo di parole”, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un nuovo video. Non si fida della cosiddetta de escalation russa annunciata da Mosca nelle zone di Mosca e Chernihiv. “La conseguenza del lavoro dei nostri difensori, ma allo stesso tempo vediamo aumentare i militari (russi, ndr) nel Donbass. Se qualcuno crede di poter dire ai nostri militari come combattere e come difendere allora meglio che vada direttamente al fronte invece di parlare dal divano di casa sua”.

