La spiacevole vicenda nel trapanese
“Ha prelevato 350mila euro dal conto di una cliente disabile”, indagato direttore di banca
Approfittando della fiducia accordatagli da una cliente disabile, un po’ alla volta, tra il 2017 e il 2021, un direttore di banca avrebbe sottratto circa 350mila euro dal suo conto corrente. Per il direttore, un 62enne, è scattato il sequestro preventivo di beni di circa 350mila euro, accusato dai pubblici ministeri di furto aggravato e autoriciclaggio, dopo essere stato sospeso dalla banca ha nel frattempo risolto il rapporto di lavoro. Gli accertamenti erano stati avviati dopo la segnalazione da parte del nucleo speciale di polizia valutaria di operazioni sospette per movimentazioni «ingiustificate» dai conti correnti di una persona disabile.
. Secondo le fiamme gialle, l’indagato era stato abile “nel creare un rapporto esclusivo e personale” con la vittima: il tutto “finalizzato a ottenere la completa gestione del cospicuo patrimonio finanziario” della donna. L’uomo avrebbe quindi sottoscritto polizze di investimento per conto della vittima, impadronendosi poi del denaro attraverso bonifici e prelievi diretti dal conto. Una strategia che avrebbe portato il direttore di banca a creare documenti e deleghe falsi, coì da avere pieno accesso ai conti correnti intestati alla donna.
In diverse occasioni, inoltre, l’indagato avrebbe utilizzato le credenziali di altri colleghi della banca per accedere ai conti ed effettuare le operazioni. I reati contestati sono di furto aggravato e autoriciclaggio. Da qui il sequestro preventivo di 350mila euro e di parte di un immobile a Trapani, per complessivi 400mila euro. Quest’ultimo, infatti, sarebbe stato acquistato in parte con il denaro sottratto alla donna. Le indagini su tutta la vicenda proseguono per accertare le posizioni di altri coinvolti nelle operazioni che vedevano al centro i conti correnti della vittima.
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