Lo stop
Il traforo del Monte Bianco chiude per due mesi: le conseguenze su viabilità ed economia
L’impatto su migliaia di automobilisti e trasportatori che attraversano il tunnel quotidianamente sarà inevitabile, in entrambe le direzioni di marcia, con notevoli conseguenze anche sulla viabilità nel Piemonte, e ripercussioni nei settori dell’industria e del turismo
A partire da stamattina, il traforo del Monte Bianco chiuderà per un periodo di due mesi. L’interruzione durerà fino al 18 dicembre per consentire interventi di manutenzione all’interno del tunnel.
L’impatto su migliaia di automobilisti e trasportatori che attraversano la galleria quotidianamente sarà inevitabile, in entrambe le direzioni di marcia, con notevoli conseguenze anche sulla viabilità nel Piemonte, e ripercussioni nei settori dell’industria e del turismo: gran parte del traffico diretto verso il Monte Bianco si sposterà verso la tangenziale di Torino e l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, in direzione del tunnel del Frejus.
I lavori saranno dedicati rifacimento della soletta in cemento sotto il livello dell’asfalto, alle vie di fuga, ad un canale riservato all’aspirazione dei fumi e ai 76 ventilatori fissati sulla volta, con l’inizio dell’installazione delle nuove lampade a led. La ricaduta negativa sul Pil stimata da Confindustria si attesta al 9,8%, e del – 3,1 % sul fronte francese.
“La chiusura del tunnel per lavori non più rinviabili mette a rischio 1.500 posti di lavoro, con circa 100 aziende che tra poco saranno sul punto di saltare”, spiega a Repubblica il presidente di Confindustria Valle d’Aosta Francesco Turcato.
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