L'inclusione che non c'è
Il video del bimbo autistico cacciato “come un cane” da scuola, la rabbia della mamma: “Era felice ma per la preside dava fastidio”
Non solo il caso eclatante di Samuele, il ragazzino di 14 anni affetto da tetraparesi spastica che ad oggi ancora deve iniziare la scuola (che tra tre mesi finisce…). A Napoli la strada dell’inclusione continua ad essere in salita per tante famiglie di minori disabili. L’ultima denuncia arriva da Patrizia, una mamma di Afragola, popoloso comune alle porte del capoluogo partenopeo, che ha due figli autistici. Uno di loro, così come è emerso in un video mostrato alla donna, è stato allontanato nel corso di un evento, sulla giornata del bullismo, andato in scena nella palestra della scuola lo scorso 7 febbraio.
Il bambino in questione ha 11 anni e, così come emerge nel video, è stato cacciato dall’evento perché ‘tradito’ dalla sua emozione che la dirigente scolastica probabilmente faticava a comprendere. “Ho un dolore dentro, me l’ha cacciato come un cane che stava abbaiando” spiega Patrizia che la mattina aveva semplicemente accompagnato il figlio in classe, affidandolo all’insegnante di sostegno. La donna spiega che ad allontanare il figlio autistico sarebbe stata la preside della scuola, infastidita dall’atteggiamento del piccolo studente. Patrizia racconta che nel video si vede l’insegnante di sostegno accompagnare fuori il figlio su ordine della dirigente scolastica. “Eccolo là, prof per piacere prendete quel ragazzo e portatelo in classe” le parole raccapriccianti della preside infastidita dal suono del bimbo.
“Era evidentemente sorridente e felice per quel momento di socialità – dice la mamma – E’ stato allontanato perché quei sorrisi a modo suo evidentemente davano fastidio”. La donna si è rivolta all’associazione “La battaglia di Andrea” che da anni si batte per i diritti dei diversamente abili così come spiega la presidente Asia Maraucci: “Quando la mamma ci ha mostrato il video siamo rimasti scioccati ma la cosa che ci ha sconvolti di più è il silenzio assordante che si è creato intorno ed il fatto che nessuno abbia detto nulla, che nessuno abbia contestato – prosegue – la signora ha chiesto supporto al nostro avvocato Sergio Pisani e noi subito l’abbiamo messa in contatto con lui che immediatamente ha preso a cuore la situazione ed ha deciso di seguirla – conclude – ci auguriamo che si chiarisca la situazione, ma ad oggi quelle parole ci rimbombano in testa e sono pesanti come macigni”.
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