Indagata per evasione fiscale
Irene Pivetti, il lavoro al Centro Sociale e la vita in dormitorio: “Mi mantengo con mille euro al mese”
Imprenditrice, conduttrice televisiva, ma anche la più giovane presidente della Camera tra il 1994 e il 1996. Irene Pivetti, deputata della Lega per tre legislature, oggi ha cambiato vita. Totalmente. Come racconta lei stessa in un’intervista a Gente – ripresa in anteprima dal Messaggero – ora gestisce il servizio pasti del ristorante “Smack” di un Centro Sociale di Monza e abita in un dormitorio adiacente al luogo in cui lavora. Un pensionato con camere per persone in difficoltà economiche o studenti fuori sede.
“Da metà ottobre coordino il ristorante Smack, una mensa sociale del centro sociale di Via Tazzoli a Monza. E abito nel dormitorio adiacente: è più comodo perché non ho l’auto. E poi non potrei permettermela“, ammette la 59enne, indagata per evasione fiscale e per questo privata del suo patrimonio (le sono stati sequestrati beni per un valore pari a 3,5 milioni di euro).
“Ora mi mantengo con i mille euro mensili che mi dà la cooperativa sociale per il lavoro che svolgo alla mensa. Ma non mi lamento. Non è questo il problema. C’è gente che non ha neppure quelli. La vita che sto facendo è molto gratificante“.
E per quanto riguarda i suoi problemi con la giustizia, Pivetti ha commentato così: “Sono una indagata, non sono neppure rinviata a giudizio. Però queste cose innescano dei processi mediatici devastanti, la banca ti impedisce di fare qualsiasi cosa. Diventa un inferno. All’improvviso frana tutto ciò che hai fatto nella tua vita. E di colpo sei un criminale. Mi hanno azzerato la società, mi hanno distrutto tutto. E io avevo messo tutti i miei beni lì. Hanno avuto la buona idea di privarmi dei mezzi di sussistenza, ma fa niente“. Poi ha concluso: “Aspetto i tempi della giustizia. Mi hanno consigliato di ammettere qualcosa. Ma io non ammetto niente, perché non ho fatto niente. Ho tutto il tempo della mia vita, e anche dopo, perché si chiarisca come sono andate le cose“.
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