"Un tesserino stampa non è uno scudo contro il terrorismo"
Israele uccide “terrorista che si spacciava per giornalista” di Al Jazeera a Gaza: chi era Anas al-Sharif, il reporter che “scattava selfie con Sinwar”
Un giornalista palestinese di Al Jazeera è stato ucciso a Gaza da una operazione mirata dell’esercito israeliano. Il reporter, Anas al-Sharif, 28 anni, è stato colpito in un attacco sferrato domenica 10 agosto dall’Idf contro la tenda a Gaza City dove erano presenti anche l’altro giornalista Muhammad Karika e tre membri dello staff, i cameramen Ibrahim Zaher, Mohammed Noufal e Moamen Aliwa. Il raid è avvenuto pochi minuti dopo la pubblicazione dell’ultimo video da parte di al-Sharif che denunciava il “bombardamento incessante. Per due ore, l’aggressione israeliana su Gaza City si è intensificata”.
Anas al-Sharif aveva due figli e lavorava da anni per Al Jazeera, la nota emittente del Qatar più volte accusata di fare da megafono alla propaganda di Hamas. Per l’Idf il 28enne che “si spacciava per giornalista” era a capo di una cellula di Hamas. “Anas al-Sharif era a capo di una cellula terroristica dell’organizzazione terroristica Hamas ed era responsabile di attacchi missilistici contro civili israeliani e truppe dell’Idf. Informazioni e documenti provenienti da Gaza, tra cui elenchi di personale, liste di addestramento dei terroristi e registri degli stipendi, dimostrano che era un agente di Hamas integrato in Al Jazeera”. Per poi chiudere con “un tesserino stampa non è uno scudo contro il terrorismo”.
In queste ore sui social oltre ai commenti di condanna nei confronti di Israele per l’ennesimo giornalista caduto nella Striscia di Gaza (dall’inizio del conflitto nell’ottobre 2023 sarebbero decine i reporter e operatori media uccisi), sono state diffuse anche immagini che immortalano il 28enne mentre scatta selfie con Yahya Sinwar, leader dei terroristi di Hamas a Gaza, ucciso da Israele nell’ottobre del 2024. A denunciarlo su X anche il corrispondente Rai dal Medio Oriente Giovan Battista Brunori: “Anas Al Sharif, corrispondente di Al Jazeera ucciso in un attacco mirato israeliano a Gaza City. Qui un selfie con l’ormai defunto capo di Hamas Yaya Sinwar” scrive. C’è chi lancia accuse di fotomontaggio alla foto pubblicata da Brunori e numerosi account social dove girano, tuttavia, altre foto della vittima con Sinwar.
IDF publishes new photo of Al Jazeera “Journalist” Anas Al-Sharif
Wow. pic.twitter.com/hFRAwLnrp3
— Open Source Intel (@Osint613) August 11, 2025
L’ufficio stampa del governo di Gaza, gestito da Hamas e quindi ritenuto non attendibile, ha spiegato che 237 giornalisti sono stati uccisi dall’inizio della guerra. Il Comitato per la protezione dei giornalisti ha affermato che almeno 186 giornalisti sono stati uccisi nel conflitto di Gaza.
La rete qatariota Al-Jazeera ha condannato l’eliminazione del giornalista-terrorista Anas al-Sharif e del reporter Muhammad Kreika. “L’uccisione dei giornalisti della rete da parte delle forze di occupazione israeliane e’ un attacco palese e deliberato alla libertà di stampa”, ha detto Al-Jazeera.
🎯STRUCK: Hamas terrorist Anas Al-Sharif, who posed as an Al Jazeera journalist
Al-Sharif was the head of a Hamas terrorist cell and advanced rocket attacks on Israeli civilians and IDF troops.
Intelligence and documents from Gaza, including rosters, terrorist training lists and… pic.twitter.com/ypFaEYDHse— Israel Defense Forces (@IDF) August 10, 2025
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