Riunione decisiva del governo con il Comitato Tecnico Scientifico stamattina, alle 9:00. La decisione sembra ormai presa: il dpcm entrato in vigore sabato 6 marzo sarà modificato. Entreranno in vigore nuovi divieti. A scriverlo è il Corriere della Sera, il giorno dopo il primo videomessaggio al Paese del Presidente del Consiglio Mario Draghi che ha sottolineato come con l’accelerazione della campagna vaccinale si “intravede una via d’uscita”.

Nel frattempo però si va verso nuove restrizioni. Preoccupano le varianti. Il bollettino di ieri ha fatto registrare 13.902nuovi casi a fronte di 184.684 tamponi e 318 vittime. Il tasso di positività è al 7,52%. I morti a causa del covid-19 sono oltre 100mila. Da domani in lockdown anche le province di Fermo e Pesaro-Urbino e dalla prossima settimana Zona Rossa anche il Piemonte. “Ormai la terza ondata è partita e spetta alla politica prendere delle decisioni più tempestive”, ha detto il Presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta.

Terza ondata o seconda mai finita, qual dir si voglia, sono dello stesso avviso sia l’Istituto Superiore di Sanità che il Comitato Tecnico Scientifico. Palazzo Chigi agli esperti ha sollecitato un’indicazione sulla “necessità di implementare le misure di mitigazione e contenimento del virus”. Si va quindi verso l’adozione del parametro di 250 positivi ogni 100mila persone per chiudere scuole oltre che negozi e luoghi di aggregazione per scongiurare assembramenti. Dovrebbe poi essere adottato il “Modello Codogno”, dal comune colpito per primo dall’emergenza nel febbraio 2020, e quindi una chiusura totale agli spostamenti dai Comuni in Zona Rossa, con l’eccezione di comprovate esigenze di lavoro, salute ed emergenza.

Sembra definirsi anche l’ipotesi del lockdown nel fine settimana, in tutta Italia, dove aumenta la circolazione dei cittadini. Chiuderanno, anche in fascia gialla, negozi e poi bar e ristoranti che al momento possono restare aperti fino alle 18:00. Saranno quindi consentiti soltanto l’asporto e la consegna a domicilio con la conferma del divieto di consumarli all’aperto.

Dov’è prevista la chiusura delle scuole potrebbe scattare anche quella di grandi magazzini e centri commerciali, continua il Corriere. In discussione torna anche la riapertura di cinema e teatri, annunciata dal ministro Franceschini per il prossimo 27 marzo. Decisione rinviata al 20 marzo.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.