Il senatore Moles di Forza Italia durante il question time
“La credibilità è come la verginità” parole sessiste in Senato contro il ministro Azzolina
“La credibilità è come la verginità, se si perde non si può più riacquistare“. Hanno fatto discutere le parole rivolte dal vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Giuseppe Moles, al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina durante il Question time in corso al Senato. Il senatore, dopo la risposta del ministro alla sua interrogazione sull’immissione in ruolo dei docenti, durante la replica usa una similitudine poco appropriata, tanto che le stesse senatrici del suo partito, sedute negli scranni vicini, si lanciano occhiate di stupore.
“Purtroppo, e mi dispiace sinceramente, – dice Moles – lei è riuscita in un’impresa quasi impossibile: unire tutti contro di lei e contro le sue decisioni (sindacati, docenti, dirigenti, personale ATA, famiglie, studenti). Le ricordo, signor Ministro, che la scuola ha bisogno di credibilità e di serietà. E la credibilità è come la verginità: è facile da perdere, difficile da mantenere, ma impossibile da recuperare, signor Ministro“.
Solidarietà alla titolare dell’Istruzione, alla quale proprio ieri è stata assegnata la scorta per le minacce, molte a sfondo sessista, ricevute in questo mese, è stata espressa la Movimento 5 stelle. “È sempre inaccettabile che qualcuno pronunci frasi sessiste, ma lo è ancor più quando a farlo è un eletto al Parlamento alla presenza della ministra dell’Istruzione, già fatta bersaglio di minacce e affermazioni volgari e violente – scrivono i deputati e le deputate del M5s in commissione Cultura -. Purtroppo il caso del senatore di Forza Italia Giuseppe Moles non è l’unico né l’ultimo in Parlamento e nelle istituzioni. C’è bisogno di un serio approfondimento su queste dinamiche, che poi trovano facile sponda in Rete e sui social e diventano pratica diffusa. Chiediamo che le Camere aprano una seria riflessione su queste condotte e facciamo appello agli eletti di tutte le forze politiche che non ci stanno ad assecondare questa deriva: fermiamo gli odiatori nelle istituzioni e nella società, prima che sia troppo tardi“.
Pronta le replica di Moles: “Strumentalizzare l’espressione utilizzata in Aula per avanzare isteriche ed inesistenti ipotesi di insulti sessisti sottolinea ancor più il modus operandi dei 5 Stelle: alzare polveroni per nascondere i propri fallimenti”. “Sapevamo che sono bravi ad inventare fake news, ma delle due l’una: o sono in mala fede tanto da attribuirmi parole o aggettivi da me mai pronunciati, o sono scientemente distratti, ma a questo avrebbero potuto rimediare – prima di aprire bocca e dargli fiato – riascoltando il video del mio intervento in Aula, o rileggendone il resoconto stenografico” conclude il senatore di Forza Italia.
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