L’inchiesta che travolge la famiglia Agnelli riguarda gli aspetti fiscali con anomalie che riguardano gli accordi sull’asse ereditario. La consistenza del patrimonio di Marella Agnelli, la moglie dell’avvocato Gianni Agnelli, deceduta il 23 febbraio 2019, è sullo sfondo dell’inchiesta della procura di Torino originata da un esposto della figlia della donna, Margherita Agnelli.

Marella Agnelli è deceduta il 23 febbraio 2019

I pubblici ministeri sono interessati agli aspetti fiscali. L’obiettivo è cercare di capire se le imposte sono state versate nella loro interezza quanto meno per quel che riguarda il 2018 e il 2019. Marella Agnelli è deceduta il 23 febbraio 2019. Il presupposto dei magistrati è che, almeno per quel che riguarda l’anno precedente, trascorse in Italia più di 183 giorni e quindi, in base alla normativa, era considerata “residente” a fini fiscali.

Nel corso di una causa civile intrapresa a Torino da Margherita Agnelli, la ‘parte convenuta’ (i figli John, Lapo e Ginevra Elkann) ha ribadito che Marella Agnelli ha avuto per decenni la sua residenza abituale in Svizzera.

Il reato ipotizzato è dichiarazione dei redditi infedele

La Guardia di Finanza ha proceduto all’acquisizione di documenti tra Torino e la Svizzera. Il reato ipotizzato è dichiarazione dei redditi infedele. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai pubblici ministeri Mario Bendoni e Giulia Marchetti. Al centro di tutto c’è il testamento di Gianni Agnelli. 

L’impegno di Margherita e il testamento

Margherita si sarebbe impegnata a versare 700 mila euro alla madre a titolo di rendita vitalizia, secondo scadenze determinato. Lo ha onorato fino al 23 febbraio 2019.

Ma il denaro non compare nelle dichiarazioni dei redditi di Marella per gli anni 2018 e 2019. Per 8 milioni di euro che mancano nel primo anno e 244 mila euro nel secondo. E quindi, non essendo presenti, non è stata pagata all’erario Irpef. Il Corriere della Sera specifica che la cifra ipotizzata è di 3,5 milioni di euro. 

Agnelli in guerra: quattro le cause intentate

La vicenda va a innestarsi all’interno della causa civile che Margherita ha promosso contro i suoi tre figli. Gli accordi che Margherita contesta sono esattamente quelli che hanno portato Elkann a capo di Exxor, la cassaforte del gruppo.

Quattro le cause intentate: una a Ginevra, una a Thun, una a Torino e una a Milano per le opere d’arte. Secondo la tesi dell’esposto la nonna degli Elkann incassava il vitalizio tramite una fiduciaria.

Margherita Agnelli ha impugnato i testamenti e combatte contro i figli

Invece Margherita combatte da 15 anni contro i suoi tre figli (ne ha avuti altri cinque con Serge de Pahlen). Marella è morta nel 2019 indicando come eredi John, Lapo e Ginevra Elkann. Margherita sostiene di essere stata esclusa ingiustamente dalla successione insieme agli altri figli (avuti con il secondo marito, Serge De Pahlen) e ha impugnato i testamenti. 

Redazione

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