Non condivideva la terapia e ha massacrato di botte il suo medico, il noto immunologo Francesco Le Foche in servizio al Day Hospital del reparto di immunoinfettivologia al Policlinico Umberto I di Roma. Credeva che lo stesse curando male il 36enne, già noto alle forze dell’ordine, che ora dovrà rispondere di tentato omicidio dopo la brutale aggressione nei confronti del professionista avvenuta nel suo studio in via Po, non molto distante da villa borghese.

Le Foche è ora ricoverato all’Umberto I in gravi condizioni ma non in pericolo di vita: ha riportato un trauma cranico facciale, la frattura del setto nasale e la frattura del pavimento orbitario di sinistra. Nei prossimi giorni verrà sottoposto a diversi interventi chirurgici per la ricostruzione facciale.
L’uomo, che soffrirebbe di problemi di natura psichiatrica, era in cura per una infezione alla colonna vertebrale e contestava al medico di aver sbagliato terapia e farmaci.

Francesco Le Foche, nato a Sezze il 1957, è un immunologo noto al pubblico per la sua lotta in prima linea contro il Covid durante il periodo della pandemia. Numerose le partecipazioni a programmi tv Rai tra cui Domenica In, soprattutto durante la pandemia. “L’episodio di violenza lascia sconcertati e basiti – ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci -. In quest’anno abbiamo previsto misure importanti dirette a presidiare la sicurezza degli operatori sanitari che lavorano nelle strutture del SSN. Ma è evidente che dobbiamo lavorare per promuovere un cambiamento culturale che permetta di riscoprire l’alleanza tra medico e paziente”.

Aggressioni ai medici sempre costanti, così come denuncia Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici e chirurghi di Roma: “Il dato sulle aggressioni ai medici purtroppo è costante da tempo, ma nell’ultimo periodo stanno aumentando. Ad oggi sono 74 nel 2023, +60% rispetto al 2022. Numeri che mettono in luce una situazione molto seria. Come dimostra anche l’aggressione avvenuta poco tempo ad Ostia”.

Redazione

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