“Credo che Omicron possa essere la variante ponte per il passaggio dalla fase pandemica a quella endemica” e ciò potrebbe avvenire “nel giro di due o tre mesi”. Lo sostiene Francesco Le Foche, immunologo clinico del Policlinico Umberto I di Roma. “Dovremo imparare a convivere con il virus non tralasciando comportamenti attenti e responsabili – spiega in un’intervista al Corriere della Sera -. E’ però necessario andare avanti con le vaccinazioni”.

“Il virus, replicando nelle prime vie aeree, è molto più contagioso ma arriva meno in profondità e quindi è meno patogenico”, spiega il professore del policlinico Umberto I di Roma. “Nelle persone che hanno ricevuto la terza dose e con un sistema immunitario sano sviluppa sindromi clinicamente meno aggressive, tranne che in alcuni casi rari”, dice.

Mentre è difficile che arrivino nuove varianti più aggressive: “I virus tendono ad adattarsi all’organismo che li ospita e adesso si troverà di fronte una popolazione immunizzata. Credo che nel giro di due o tre mesi arriveremo, proprio grazie alla variante Omicron, al passaggio dalla fase pandemica a quella endemica, nella quale dovremo imparare a convivere con il virus non tralasciando comportamenti attenti e responsabili. Perché ciò avvenga è però necessario procedere con le vaccinazioni“.

E per quanto riguarda il rinvio del rientro a scuola dice: “ci stiamo avviando al picco di questa ondata entro 2-3 settimane, quindi tutto sommato non inciderebbe molto. Insisterei invece sulla necessità di immunizzare anche i bambini fra i 5 e gli 11 anni. È vero che in questa fascia di età i casi gravi sono pochi e riguardano perlopiù soggetti fragili, però ci sono bambini apparentemente sani che hanno invece una predisposizione a sviluppare una malattia infiammatoria o con fattori di rischio ancora non evidenziabili clinicamente e che andrebbero incontro, in caso di contagio, a una patologia importante. Per questo motivo, per la loro sicurezza, i bambini vanno vaccinati previa giusta sensibilizzazione dei genitori da parte del pediatra di riferimento”.

 

Gianni Emili

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