Al Comando Forze Operative Sud sottoscritto un protocollo d’intesa per il reinserimento sociale attraverso il lavoro
L’inclusione con il lavoro: i detenuti di Secondigliano e Poggioreale impiegati presso le strutture militari
Sentirsi utili per il miglioramento della collettività come viatico verso il cambiamento. È questo l’obiettivo del Protocollo d’Intesa per lo svolgimento di attività di lavoro volontario e gratuito per progetti di pubblica utilità da parte dei detenuti siglato presso il circolo Unificato di Presidio a Palazzo Salerno. L’accordo ha la finalità di favorire il reinserimento sociale delle persone detenute nelle case circondariali di Secondigliano e Poggioreale, che saranno impiegate in lavori di pubblica utilità ed è un esempio di sinergia e collaborazione tra le istituzioni, che si impegnano reciprocamente per il recupero delle persone sottoposte a misure di privazione della libertà.
Il Protocollo d’Intesa è stato siglato dal Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota per il Comando delle Forze Operative Sud, dal Provveditore Antonio Fullone per il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria, da Angelica Di Giovanni per il Tribunale di Sorveglianza di Napoli e dal Garante dei Diritti delle Persone private della Libertà Personale Samuele Ciambriello.
Nei prossimi due anni, i detenuti a basso indice di pericolosità, provenienti dalle Case Circondariali “Pasquale Mandato” di Secondigliano e “Giuseppe Salvia” di Poggioreale, saranno impiegati in lavori di manutenzione e conservazione del decoro nello Stadio Militare “Albricci”, occupandosi principalmente di pulizia delle aree esterne e di cura del verde. Il principio alla base del Protocollo è che, attraverso il lavoro a favore della collettività, i detenuti possano nuovamente sentirsi membri produttivi della società e contemporaneamente acquisire competenze ed abilità utili ad un reinserimento lavorativo, al termine della pena. Il protocollo prevede anche la possibilità di organizzare eventi, manifestazioni ludiche, conferenze a favore dei detenuti e dei loro figli per promuovere i valori della legalità e del vivere comune.
“La firma di oggi sancisce l’inizio di un’attività molto significativa” ha commentato il Comandante delle Forze Operative Sud Gen C.A. Giuseppenicola Tota “il lavoro è, infatti, un mezzo privilegiato per il recupero e la formazione della persona. Auspico che, attraverso le attività che svolgeranno allo stadio “Albricci”, i detenuti possano formarsi professionalmente e sviluppare quel senso di responsabilità, fondamentale per vivere nella società civile”.
Il Provveditore regionaleAntonio Fullone ha evidenziato l’importanza del fare “rete” sul territorio per promuovere azioni concrete per il reinserimento sociale delle persone detenute che si impegnano per il cambiamento del proprio percorso di vita e per restituire alla collettività ciò che stato tolto dalla commissione del reato. “Su questo punto l’impegno del PRAP è molto determinato, l’accordo firmato oggi con il Comando delle Forze Operative Sud ne è testimonianza tangibile”.
Il Garante Regionale Campano delle persone private della libertà personale, Samuele Ciambriello ha ringraziato il Comando Forze Operative Sud per aver offerto a decine di detenuti diversamente liberi, un lavoro di pubblica utilità che coniughi certezza della pena e qualità della pena che passa attraverso il diritto al lavoro, la tutela della salute e il diritto all’istruzione, evidenziando che “La giustizia deve sempre esprimere un volto umano, ciò significa come dice l’art. 27 della Costituzione, che la pena non deve mai essere contraria al senso di umanità e deve tendere al reinserimento sociale del recluso”.
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