Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sarebbe determinato a lasciare il Quirinale. Le sue intenzioni si leggerebbero tra le righe del suo discorso fatto durante un incontro al Quirinale in occasione dei 20 anni della morte di Giovanni Leone, sesto presidente, al Colle tra il 1971 e il 1978. “Giovanni Leone ripropose la sollecitazione, già sottolineata dal presidente Segni, di introdurre la non rieleggibilità del Presidente della Repubblica con la conseguente eliminazione del semestre bianco”, ha detto.

E intanto avrebbe firmato questa sera il contratto di affitto per una nuova casa a Roma. A raccontarlo è l’Espresso online, secondo il quale la scelta confermerebbe la “determinazione” a lasciare il Quirinale alla scadenza del settennato il prossimo 3 febbraio. Accompagnato dalla figlia Laura, il Capo dello Stato avrebbe dunque scelto definitivamente quale sarà la sua nuova casa nella Capitale, un appartamento tra il quartiere Parioli e il quartiere Salario Trieste che aveva già visitato qualche settimana fa.

La giornata di ricordo è stata anche l’occasione per parlare della campagna scandalistica che travolse Leone da parte della stampa. “Leone definiva la stampa componente essenziale della società. Ma allora espresse parole profetiche: ‘la stampa è al servizio della verità ma sappiamo come la verità sia spesso inafferrabile, accontentiamoci che ci sia un riscontro oggettivo, la buona fede’. Per concludere credo che si possa fare un caloroso invito ad avere tutto il riguardo per la dignità della persona che va salvaguardata. Difficile trovare una campagna scandalistica come quella rivolta contro Giovanni Leone”.

Mattarella ha anche ricordato un altro discorso di Leone, quello del 24 luglio del 1974 davanti ai rappresentanti delle Regioni, come esempio della fiducia dell’allora presidente in un ordinato sviluppo sociale del paese:” eravamo nel periodo immediatamente successivo all’attentato di Piazza della Loggia a Brescia e Leone – ricorda Mattarella – chiamò le istituzioni a raccolta per ‘stroncare, con l’impegno di tutti e con azione chiara e vigorosa tentativi di sovvertimento del nostro libero ordinamento’. Il momento è grave, proseguiva il Presidente, consapevole che occorreva fare rinascere la fiducia ‘nel cuore della nostra gente’, indicando la necessità di ‘un’opera di lenta ricucitura del tessuto sociale’, di un ‘impegno operoso, umile, quotidiano, di ognuno’”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.