Attentatore in fuga
New York, torna la paura terrorismo dopo gli spari nella metro a Brooklyn
Paura nella metropolitana a New York. Alle 8,30 del mattino un uomo ha aperto il fuoco contro i passeggeri dentro un vagone della metro nella stazione di Brooklyn. Secondo alcune testimonianze, l’attacco è cominciato nella terza carrozza tra la 59esima e la 36esima strada e dove si incrociano tre linee: D, N e R. Cinque persone sono in condizioni critiche ma nessuno di loro è in pericolo di vita. Secondo la Cnn, ci sarebbe un sospettato, ancora in fuga, che indossava una maschera antigas e un giubbino arancione.
Si è pensato a un attentato terroristico su larga scala, momenti di terrore. Si è diffusa la voce di ordigni inesplosi trovati nella zona. Poi nel corso delle ore l’allarme è rientrato. La polizia ha detto che non sono stati trovati ordigni “attivi”. E che non si indaga per terrorismo. La notizia della sparatoria è stata data dal Dipartimento dei vigili del fuoco di New York, intervenuto dopo la segnalazione della presenza di fumo nella stazione della 36th Street a Sunset Park. Sul luogo, secondo quanto riportato dalle agenzie Ap e Reuters, sarebbe stato trovato esplosivo. Una foto postata su Twitter e ripresa dai giornali on line di tutto il mondo mostra alcune persone a terra, sangue e passeggeri della metro chini sui feriti nel tentativo di soccorrerli. La banchina è invasa dal fumo. Si vedono lunghe scie di sangue sul marciapiede della stazione davanti a un vagone della metropolitana fermo.
I fumogeni sarebbero stati lanciati dall’attentatore. Secondo Cnbc, nel momento in cui la sparatoria è iniziata alcuni feriti si sono lanciati in un treno che stava passando per scappare. Dell’attentatore si sa solo che, secondo testimoni, indossava una maschera antigas e un giubbino verde. Statura: alto un metro e 65. Viene descritto come nero e robusto. Ha detto il capo della polizia di New York, Keechant Sewell. “Indossava una pettorina come quelle che si indossano nei cantieri edili”. Bloccata a lungo tutta l’area. Studenti bloccati negli edifici scolastici. “Non conosciamo il movente” dell’aggressione – è il laconico comunicato della polizia di New York – ma “stiamo indagando” e “seguendo diverse piste”.,
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