Per lei non c’era spazio per la scuola, i compiti, i giochi o lo sport che a 9 anni sono tutto nella vita di un bambino. Per 10 anni la sua vita è stata solo un incubo. Casa, mamma e papà non un rifugio ma un pericolo da cui cercare di fuggire per salvarsi la vita. Violenze e abusi, costretta a lavorare anche 12 ore al giorno nel negozio di famiglia anche il sabato e le domenica, non era più una bambina. Era diventa una schiava. Poi a 19 anni quella ragazza ha trovato la forza di fuggire da quell’incubo e denunciare. Una storia tremenda che si è perpetrata negli anni a Roma.

La vicenda è stata raccontata da Repubblica. Classe 2003, diventata donna ha deciso di fuggire e denunciare tutto quello che le succedeva tra le 4 mura di casa. Il 23 dicembre scorso ha trovato il coraggio di bussare alla porta di un centro antiviolenza e denunciare il suo orrore. Il 7 gennaio ha raccontato tutto alla polizia. Fatti poi anche confermati durante un’audizione protetta durante la quale la giovane ha raccontato il suo incubo iniziato in quella famiglia di origine cinese nel 2012.

Era costretta a lavorare anche 12 ore al giorno nel negozio di casalinghi della famiglia. Per lei non c’erano sabati e nemmeno domeniche. C’era solo la costrizione al lavoro. Il peggio succedeva la sera quando il padre avrebbe più volte abusato di lei e la madre avrebbe chiuso un occhio. Le insegnanti a scuola, nel liceo che frequentava si erano accorti che qualcosa non andava: la ragazzina più cresceva più si chiudeva in se stessa. Mai avrebbero potuto immaginare quella tragedia immane.  Dopo 10 anni di questo incubo la ragazzina è scappata. Ha trovato rifugio in un centro anti violenza e ha trovato la forza di denunciare grazie al supporto delle operatrici.

Intanto i genitori avevano denunciato la sua scomparsa anche all’ambasciata cinese. Poi un giorno a casa hanno bussato gli investigatori: non erano andati lì per riportargli la figlia scomparsa ma per notificargli un divieto di avvicinamento a quella bambina che avrebbero dovuto proteggere. Ora il pm Antonio Verdi accusa i due genitori di maltrattamenti e il padre di violenza sessuale. In attesa che le indagini facciano il loro corso i genitori non possono avvicinarsi alla figlia che si è rifugiata in una casa protetta.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.