Dal prossimo anno
“Per gli alunni difficili un tutor in classe, sarà pagato di più”: la soluzione del ministro Valditara
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato in un’intervista a Il Messaggero che dal prossimo anno scolastico sarà introdotta nelle scuole italiane la figura di “un tutor in classe per gli studenti in difficoltà”. Per come viene descritto sul quotidiano: un “super-prof, pedagogo e un po’ psicologo coordinatore di team”. Il ministro ha anticipato un potenziamento dell’orientamento tra medie e superiori, interventi sulla sicurezza, un tour “di ascolto” nelle scuole, battaglia alla dispersione scolastica.
Una “rivoluzione”, stando alle parole dello stesso ministro: “Verrà introdotta la figura del docente tutor per ogni gruppo classe, il docente che dovrà avere una formazione particolare, ed anche essere pagato di più, e che dovrà in team con gli altri insegnanti seguire in particolare quei ragazzi con maggiori difficoltà di apprendimento ma anche di quelli molto bravi che magari in classe si annoiano e che hanno bisogno di accelerare”.
Questa nuova figura entrerà in attività dall’anno prossimo mentre sarà avviata gradualmente una formazione specifica. Sui cellulari in classe, dopo la circolare che vietava l’uso degli apparecchi elettronici in aula emanata dal ministero il mese scorso, “è l’uso improprio che ho ribadito essere vietato non certo quello a scopo didattico”.
Per Valditara la grande sfida è quella della dispersione scolastica: suo obiettivo è portarla sotto il 10% dall’attuale 13,2% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni che non studiano e non lavorano. “Con tutor e orientamento” e “come confermano molti studi recenti, si va a scuola più volentieri se l’istituto è bello, luminoso, i colori tenui per esempio favoriscono la concentrazione, le luci calde sono accoglienti. E servono professori sempre più motivati e autorevoli. Per questo, tra le prime cose fatte, c’è stata la stipula del contratto con aumenti medi di 124 euro al mese, i più significativi da molti anni a questa parte”.
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