Il panorama della ricerca online sta vivendo una fase di profondo cambiamento: la tradizionale dominanza di Google nel settore è sfidata dall’avanzata dell’intelligenza artificiale, che ha introdotto nuovi modelli e concorrenti. Nel gennaio 2023 Google ha affrontato una delle sue più grandi sfide quando il CEO Sundar Pichai ha dichiarato “Code Red” (massima allerta) in risposta al rapido successo di ChatGPT: questa mossa, rara ammissione di un pericolo potenzialmente esistenziale al suo modello di business, ha portato al ritorno dei fondatori Larry Page e Sergey Brin per concentrarsi sulle capacità AI di Google.

Questo evento sottolinea l’urgenza con cui Google percepisce la necessità di evolvere nel contesto della ricerca AI. In risposta a questa sfida emergente, Google ha lanciato Google GSE (Generative Search Experience) verso la fine dell’anno: GSE rappresenta un cambiamento fondamentale nel modo in cui Google gestisce la ricerca, introducendo capacità AI generative per rispondere direttamente alle query degli utenti. Questo approccio mira a spostare l’esperienza di ricerca da un semplice meccanismo di ricerca di link a un dialogo conversazionale e assistito, potenzialmente riducendo la necessità di clic sui link e quindi il modello pubblicitario tradizionale di Google.

Ma mentre Google cerca di adattarsi a questi cambiamenti, nuovi player emergono: tra tutti Perplexity, una startup nel campo della ricerca AI, che ha recentemente attirato anche l’attenzione e i finanziamenti da figure influenti come Jeff Bezos. Con un’interfaccia basata su chatbot e un approccio centrato sul linguaggio naturale, Perplexity offre un’alternativa innovativa al modello di ricerca tradizionale e si posiziona come una sfida diretta al modello esistente.

Questo scenario in evoluzione solleva domande importanti sul futuro della ricerca online: con Google che rinnova il suo approccio per mantenere la leadership e nuovi player come Perplexity che propongono alternative innovative, la natura stessa della ricerca online è in trasformazione, mentre si affacciano anche le risposte di altri grandi nomi del settore, da Microsoft a Apple, per aggiunge ulteriori sfaccettature a una competizione sempre più intensa. Il momento “Code Red” di Google rappresenta un punto di svolta nel settore della ricerca online, con la dimostrazione ancora una volta di come la IA sta ridisegnando le strategie aziendali anche di realtà consolidate, oltre che le aspettative degli utenti, alla ricerca di un nuovo equilibrio.

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Professore a contratto (in Corporate Reputation, in CyberSecurity e in Data Driven Strategies) è Imprenditore, ha fondato The Fool, la società italiana leader di Customer Insight, co-fondato The Magician un Atelier di Advocacy e Gestione della Crisi, ed è Partner e co-fondatore dello Studio Legale 42 Law Firm. È Presidente di PermessoNegato APS, l'Associazione no-profit che si occupa del supporto alle vittime di Pornografia Non-Consensuale (Revenge Porn) e co-fondatore del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Digitali. È stato Future Leader IVLP del Dipartimento di Stato USA sotto Amministrazione Obama nel programma “Combating Cybercrime”, conferenziere, da anni presenta "Ciao Internet!" una seguita video-rubrica in cui parla degli Algoritmi e delle Regole che governano Rete, Macchine e Umani. Padrone di un bassotto che si chiama Bit, continua a non saper suonare il pianoforte, a essere ostinatamente Nerd e irresponsabilmente idealista.