“Il Partito Liberaldemocratico ha sottoscritto e voterà la risoluzione di Azione e della maggioranza sul processo di pace. Perché è un processo di pace che piace al Papa, piace l’Autorità nazionale palestinese, piace agli Stati arabi, piace all’ONU, piace alla comunità internazionale. Credo sia più che abbastanza per avere la nostra attenzione”. Così il deputato e segretario del Partito Liberaldemocratico, Luigi Marattin, nel suo intervento odierno in Aula.

“Voteremo anche la risoluzione di maggioranza sul processo di riconoscimento dello Stato palestinese perché ricalca la posizione che da settimane abbiamo assunto: sì alla Palestina senza se e senza Hamas”, aggiunge Marattin, “altrimenti non è un vero riconoscimento e non è nell’interesse del popolo palestinese”.

“Ma c’è di più. Questa è la prima volta che un pezzo di paese usa un conflitto internazionale, in cui c’è un grosso e uno piccolo. per alimentare l’antagonismo in politica interna; fu fatto negli anni 60 e negli anni 70 con la guerra in Vietnam. La differenza è che allora la politica agì per contenere l’antagonismo, non per coccolarlo e corteggiarlo. All’epoca una come Francesca albanese certe forze politiche non l’avrebbero neanche fatta entrare in una sezione di partito, mentre oggi io esprimo solidarietà al sindaco di Reggio Emilia del Partito Democratico che è stato umiliato per aver detto che gli ostaggi devono essere rilasciati. Non cediamo a questa vergogna, non cediamo, nelle nostre differenze, a coccolare l’antagonismo, mentre all’epoca si agì per contenerlo e non per coccolarlo, arrendendosi a esso”, conclude Marattin.