Potrebbe essere dimenticata oggi la storia di Fassino e del furto del profumo al Duty Free del Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino. Il gip deciderà a ore se accettare la proposta dell’avvocato del parlamentare, Fulvio Gianaria, di estinguere il reato di tentato furto con una riparazione pecuniaria di 500 euro. Il sostituto procuratore Alessandro Gentile ha già dato parere favorevole e ha trasmesso il fascicolo al gip e la decisione, che avverrà senza fissazione di udienza, spetterà al giudice. E tutto lascia pensare che si andrà verso l’estinzione del reato tramite la seguente condotta riparatoria.

La vicenda

Lo scorso 15 aprile, l’ex ministro è stato sorpreso dai commessi del duty-free dell’aeroporto di Fiumicino, poco prima di imbarcarsi in un volo diretto a Strasburgo, con un profumo da donna, uno Chanel Chance del valore di 130 euro, nascosto nella tasca del giaccone. Inizialmente aveva cercato di giustificarsi dicendo che stava per pagare, ma una volta scoperto, gli è stato impedito di completare l’acquisto e sono state intraprese azioni legali nei suoi confronti. Fassino ha spiegato che aveva le mani occupate con il cellulare e il trolley, e per questo aveva messo il flacone nel soprabito.

Il video equivoco

Tuttavia, questa versione sembra essere smentita dalle immagini delle telecamere di sorveglianza del negozio. Chi ha visionato le registrazioni racconta che Fassino ha guardato in direzione delle telecamere, si è guardato intorno, si è appartato in un angolo e ha infilato il profumo nella tasca del giaccone, uscendo dal duty-free senza pagare e venendo poi fermato da un addetto alla vigilanza privata. Eppure Gianaria parla di un video equivoco: “Sembra che siamo davanti a una dimenticanza – dice a Repubblica l’avvocato – abbiamo intrapreso questa strada, (permessa dall’articolo 162 ter codice penale, rubricato ‘estinzione del reato a seguito di condotte riparatorie’ ndr), per non affrontare un processo e la sua portata mediatica”.

Redazione

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