Era il 19 febbraio 2019 quando Pietro Conversano, finanziere di 51 anni di Monopoli, uscì di casa all’alba con la pistola di ordinanza, il tesserino e il cellulare che non accese mai. Disse alla moglie Caterina che sarebbe uscito per un turno di lavoro particolare. Non è mai più rientrato, è come svanito nel nulla. La moglie denunciò la sera stessa la scomparsa del marito e da quel momento la famiglia lo cerca disperatamente ma di lui nessuna notizia. Solo la beffa di ricevere la notifica di una multa: Pietro Conversano, scomparso da 3 anni, non si era vaccinato.

Pietro Conversano, appuntato della Guardia di finanza, viveva a Fasano ed era in servizio a Monopoli. Quella mattina in cui uscì di casa non si presentò mai a lavoro e le telecamere lo ripresero nella stazione di Monopoli e di Bari. Camminava avanti e indietro con fare nervoso. Poi di lui non si trovò nessuna traccia. La moglie denunciò la scomparsa del marito ma da allora non è emersa nessuna verità o nuova pista. Il caso fu archiviato come allontanamento volontario.

Dopo l’inchiesta penale fu aperto anche un procedimento dalla procura militare per diserzione. La richiesta di rinvio a giudizio attualmente in udienza preliminare, è sospesa poiché il gup del Tribunale militare di Napoli ha per la seconda volta disposto nuove ricerche. Intanto alla famiglia lo Stato avrebbe chiesto la restituzione di 11 stipendi accreditati dopo la scomparsa: “alla tragedia che la famiglia ormai da oltre tre anni sta vivendo – dice la moglie Caterina Fumarola al Quotidiano di Puglia – si è aggiunta anche la beffa della notifica a carico di mio marito della sanzione da parte dell’Agenzia delle Entrate per non essersi vaccinato”.

La moglie si è detta molto amareggiata per come sono state gestite le ricerche del marito: “Confido nelle nuove ricerche che spero, questa volta, vengano fatte approfonditamente”. Ad assistere la donna è l’associazione Penelope che si occupa da anni di persone scomparse. Come riportato da Repubblica, oltre al dramma di non sapere che fine abbia fatto il marito, la moglie ha ricevuto anche la notifica della sanzione di 53 euro dal momento che Pietro, in quanto over 50, non avrebbe adempiuto all’obbligo vaccinale anti-Covid.

Il procedimento penale per diserzione in corso a Napoli, nel quale la posizione di Conversano è difesa dall’avvocato Antonio La Scala, era già stato sospeso il 20 settembre 2020, prima udienza, in occasione della quale il gup aveva disposto nuove ricerche. Martedì 12 aprile, poi, il giudice ha deciso l’ulteriore rinvio al 12 aprile 2023, affidando questa volta le ricerche di Conversano alla polizia di Stato e non più alla guardia di finanza. Con il passare del tempo per la famiglia si affievolisce la speranza di trovare Pietro vivo. Lo scorso novembre i familiari del finanziere scomparso si erano detti anche disposti a sottoporsi al test del Dna per l’eventuale riconoscimento su morti sospette o senza identità. Tuttavia, il tribunale militare ha ora deciso di riaprire il caso e di sospendere il processo in corso facendo così ripartire anche le ricerche che questa volta saranno coordinate dalla polizia.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.