Omofobia familiare
Ragazzo 18enne cacciato da casa in Toscana “perché gay”: la storia che ricorda il caso di Malika Chalhy e la raccolta fondi da 120mila euro
Una serie di conflitti familiari, diventati ormai insopportabili, dovuti anche al suo orientamento sessuale e culminati nell’allontanamento da casa di un ragazzo appena maggiorenne. Una storia che arriva dalla Toscana, in provincia di Pisa, che ricorda molto il caso di Malika Chalhy la ragazza 22 enne di Castelfiorentino, in provincia di Firenze, allontanata da casa perché lesbica.
Si è presentato per chiedere aiuto tra gennaio e febbraio
Uno studente appena 18enne che ha raccontato la sua storia allo sportello Voice di Arci Valdera, un progetto basato sull’ascolto finanziato da Unar, l’ufficio nazionale anti discriminazioni. “Il ragazzo – racconta oggi Emiliano Accardi, responsabile di Voice – si è presentato da noi per chiedere aiuto tra gennaio e febbraio di quest’anno e ora gli stiamo fornendo supporto psicologico”.
Il 18enne, che frequenta un istituto superiore della provincia, rivela Accardi, “ha scelto di chiedere aiuto dopo una situazione di conflitto familiare che andava avanti da tempo e che è culminata con l’allontanamento da casa anche per il suo orientamento sessuale, anche se non è l’unica ragione che ha portato alla frattura con i genitori: ora è ospitato da alcuni conoscenti e vive una condizione protetta e che lo sta aiutando, anche con il nostro supporto, a ritrovare la giusta serenità”.
Le parole dell’assessore regionale alle pari opportunità: “Mi sono venute le lacrime agli occhi”
“Ho appreso questa vicenda e mi sono venute le lacrime agli occhi – ha commentato l’assessore regionale alle pari opportunità, Alessandra Nardini, rispetto al fatto riportato sui giornali locali – perché è incredibile che nel 2024 accadano ancora cose di questo genere. Ci dimostrano, se ce ne fosse bisogno, che l’educazione al rispetto delle differenze, tutte, all’uguaglianza, alla non discriminazione è semplicemente fondamentale per innescare quel cambiamento culturale necessario e urgente”.
Il caso di Malika Chalhy, raccolti oltre 120mila euro
Dopo esser stata cacciata di casa, Malika Chalhy, 22enne, di Castelfiorentino, in provincia di Firenze, è rimasta senza vestiti né un tetto sotto il quale dormire. Con i pochi soldi che guadagna dal lavoro è riuscita a comprare due tute e un paio di scarpe. La sua storia è divenuta celebre in tutta Italia: è stata cacciata dai genitori perché è lesbica, e quindi per il suo rapporto con la sua fidanzata. Una raccolta fondi per aiutarla ha raggiunto oltre 120mila euro.
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