Il Regno Unito è in recessione tecnica. I dati pubblicati oggi dall’Office for National Statistics (Ons) sono chiari: il Pil britannico è calato dello 0,3% nel quarto trimestre del 2023. Un dato peggiore delle aspettative e che prende alla sprovvista anche il premier Rishi Sunak.

Cosa vuol dire recessione tecnica

Gli economisti considerano un Paese in recessione tecnica se per due trimestri consecutivi il suo Pil cala. È quello che è appena successo al Regno Unito. Nel periodo ottobre-dicembre 2023 ha registrato un calo del Pil dello 0,3%. Che, sommato alla contrazione dello 0,1% del trimestre precedente, vuol dire che il Paese è entrato tecnicamente in recessione, secondo appunto la definizione data dagli economisti.

Regno Unito in recessione, uno smacco per Sunak

Il miglioramento dell’economia era una delle promesse con cui si era presentato Rishi Sunak nella campagna interna ai conservatori per diventare premier. Uno dei punti forti, insieme al contrasto all’immigrazione e al taglio delle liste d’attesa nel sistema sanitario nazionale. Ma il dato economico reso noto oggi è uno smacco per Sunak: sia perché il primo ministro non si aspettava un calo simile, sia perché proprio ieri aveva parlato di “svolta” per l’economia del Regno Unito, pronta secondo lui a mettersi alle spalle le conseguenze dell’instabilità internazionale e dell’inflazione. Evidentemente non è stato così.

Regno Unito, la reazione del cancelliere Jeremy Hunt

A commentare i dati rilasciati dall’istituto britannico, è stato il cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt. Il ministro inglese ha puntato il dito contro l’inflazione ancora alta – circa al 4% – che rappresenta “il principale ostacolo alla crescita”. “Anche se i tempi sono ancora duri per molte famiglie, dobbiamo attenerci al piano: tagliare le tasse sul lavoro e sulle imprese per costruire un’economia più forte” ha ribadito Hunt, cercando di aggrapparsi ai segnali positivi. Le stime positive del Pil per il prossimo anno, la crescita dei salari, i tassi dei mutui in calo, così come il tasso di disoccupazione.

La recessione britannica, i laburisti all’attacco

Dall’altra parte le opposizioni, guidate dai laburisti di Keir Starmer, attaccano il governo conservatore di Sunak per questi dati. La campagna elettorale è iniziata, con il voto previsto entro la fine dell’anno anche se manca ancora una data certa. I sondaggi danno in netto vantaggio il Labour dopo tanti anni di governi Tories. Il partito di Starmer sembra poter perdere il largo vantaggio che lo distanzia dai conservatori, circa 20 punti percentuali, solo a causa della frattura interna sulla crisi in Medio Oriente. Intanto però aumentano la pressione su Sunak, responsabile di aver fallito finora una delle sue priorità di governo: risanare l’economia del Regno Unito.

Redazione

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