Con una larga maggioranza, 494 voti a favore, 58 contrari e 44 astensioni, il Parlamento Europeo ha approvato la risoluzione che riconosce la Russia come “Stato sponsor del terrorismo”, scelta già compiuta nei giorni scorsi dalla Nato.

Nel testo l’Eurocamera sottolinea “che gli attacchi deliberati e le atrocità perpetrati dalla Federazione russa contro la popolazione civile dell’Ucraina, la distruzione di infrastrutture civili e altre gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale costituiscono atti terroristici contro la popolazione ucraina e sono crimini di guerra; esprime la sua indignazione e la sua condanna senza riserve verso tali attacchi e atrocità, così come per gli altri atti commessi dalla Russia nel perseguimento dei suoi obiettivi politici distruttivi in Ucraina e nel territorio di altri paesi; riconosce, alla luce di quanto precede, che la Russia è uno Stato sostenitore del terrorismo e uno Stato che fa uso di mezzi terroristici“.

Secondo le dichiarazioni di voto delle delegazioni, hanno votato a favore tutti i partiti italiani presenti in Parlamento (Partito Democratico, Forza Italia, Lega, Italia Viva-Azione, Fratelli d’Italia) tranne il Movimento Cinque Stelle, che si è astenuto.

Astensione motivata dal partito di Giuseppe Conte in una nota, in cui si legge che “in Ucraina è il momento di alzare i toni della pace. La risoluzione che verrà messa ai voti oggi al Parlamento europeo porta invece all’opposta direzione”, pur sottolineando che “la nostra solidarietà al popolo ucraino è totale e consideriamo la Russia come l’unica responsabile della guerra in corso sul suolo ucraino”. Tuttavia, è la tesi che ha spinto i pentastellati ad astenersi, “dopo più di nove mesi di aperte ostilità che non hanno risparmiato le popolazioni civili bisogna mettere a tacere le armi e far prevalere le diplomazie. Non è più il momento del muro contro muro. Il grande assente del testo della risoluzione del Parlamento europeo è la parola pace e per questa ragione, pur condividendo i paragrafi di sostegno all’Ucraina, non possiamo sostenerla”.

Scelta, quella dei 5 Stelle, che ha ricevuto forti critiche dagli altri europarlamentari nostrani. Nicola Danti, esponente di Viva e Renew Europe, sottolinea su Twitter come “puntuale arriva la dichiarazione di astensione del M5S. È più forte di loro, ogni volta che c’è da condannare Putin si nascondono dietro mille scuse pur di non farlo. Senza vergogna“.

Oltre ai 5 Stelle astenuti in blocco, quattro eurodeputati italiani hanno invece deciso di dare il proprio voto contrario alla risoluzione: si tratta di Francesca Donato, ex Lega ed ora nel gruppo dei non iscritti, e dei tre membri del gruppo S&D (dove siede il PD) Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio.

Accolgo con favore la decisione del Parlamento europeo di riconoscere la Russia come Stato sponsor del terrorismo e come Stato che utilizza metodi terroristici. La Russia deve essere isolata a tutti i livelli e ritenuta responsabile per porre fine alla sua politica terroristica di lunga data in Ucraina e in tutto il mondo“, è stato il primo commento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al voto del Parlamento europeo.

Redazione

Autore