Il prossimo 25 marzo nell’Aula della Camera verrà discussa la mozione di sfiducia nei confronti del vice presidente del Consiglio Matteo Salvini. L’iniziativa promossa da Azione e sottoscritta dalle altre forze di opposizione (dal Pd fino ai verdi e a sinistra italiana) è stata calendarizzata quest’oggi per il quarto lunedì del mese, a seguito della conferenza dei capigruppo di Montecitorio, e l’esame della mozione proseguirà poi nei giorni successivi.

I rapporti tra Lega e Russia Unita: “Non può rappresentare degnamente la Repubblica”

L’atto riguarda i rapporti della Lega con il partito Russia unita: “A distanza di due anni dall’inizio dell’illegale invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, il Governo della Repubblica Italiana è rappresentato da un Ministro e Vicepresidente del Consiglio dei ministri che non rinnega né i rapporti di collaborazione con il partito di Vladimir Putin né le sue dichiarazioni di elogio a Putin stesso”, ha ricordato Matteo Richetti, primo firmatario delle motivazioni contenute nella mozione. “Salvini non può rappresentare degnamente la Repubblica Italiana ma, anzi, dimostra di non esercitare appieno le proprie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione”.

Il testo dell’accordo

Il riferimento contenuto all’interno del documento riguarda anche l’accordo con Sergei Zheleznyak, vicesegretario generale del Consiglio per le relazioni internazionali del partito politico russo “Russia unita” (il partito di Putin) inizialmente previsto per una durata pari a cinque anni ed automaticamente rinnovato il 6 marzo 2022, dopo l’inizio della guerra tra Russia e Ucraina. La Lega e Russia Unita, sarebbero state tenute – secondo il testo dell’accordo – “a consultarsi e scambiarsi informazioni su temi di attualità della situazione nella Federazione Russa e nella Repubblica Italiana, sulle relazioni bilaterali e internazionali, sullo scambio di esperienze nella sfera della struttura del partito, del lavoro organizzato, delle politiche per i giovani, dello sviluppo economico, così come in altri campi di interesse reciproco”. “Sarà la quindicesima mozione di sfiducia che la sinistra propone in questi anni. Se a loro va bene così…”, commentava pochi giorni fa Salvini al termine del suo tour elettorale a Cagliari prima delle elezione in Sardegna. Sereno e forte dei numeri della maggioranza.

Redazione

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